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Sconfitta per Lindows nei Paesi Bassi

Si inasprisce sul territorio europeo la lotta tra il colosso di Redmond e la piccola azienda statunitense guidata da Michael Robertson, in attesa del verdetto finale negli Stati Uniti a marzo.

di Nicola D’Agostino

Microsoft ha appena messo a segno un duro colpo contro Lindows.com. Una sentenza pronunciata ad Amsterdam ha infatti dato ragione alle accuse di «approfittare del successo di Windows» e ha decretato che, nel giro di otto giorni, i rivenditori olandesi dovranno terminare di pubblicizzare e vendere i prodotti marchiati Lindows. Ma non è tutto: anche il sito web dell’azienda condotta dall’ideatore di Mp3.com, Michael Robertson, non dovrà essere accesibile agli utenti del paese.

Quella in Olanda è solo una delle iniziative legali contro i rivenditori che offrono Lindows in Europa: lo scorso anno Microsoft è riuscita a proibire l’uso dei marchi Lindows, Lindows.com e LindowsOS in Svezia e in Finlandia e cause sono tuttora in corso in Francia, Belgio e Lussemburgo. In reazione, oltre alla difesa in ambito legale, Lindows ha lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi ChoicePc che punta il dito contro i i produttori del sistema operativo Windows e li accusa di osteggiare la concorrenza come più volte in passato, cercando di «impedire a Linux di raggiungere i punti di rivendita» e, in ultima analisi, di limitare la scelta dell’utenza finale.

Nel frattempo, negli Stati Uniti, si avvicina la data del verdetto finale della causa tra le due aziende. La causa è in corso dal dicembre del 2001 e nel marzo di quest’anno si dovrebbe chiarire una volta per tutte se Lindows sia colpevole di infrazione di marchio registrato, come afferma l’azienda capitanata da Bill Gates oppure se sia invece lecito usare liberamente il termine “Windows” in quanto di uso comune, come afferma la piccola ma agguerrita software-house di Michael Robertson.