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“Le straordinarie opere di Alan Moore”, “Il sistema fumetto”, “Il Manga” e “Giappominchia”: quattro libri per capire e apprezzare il fumetto

Quattro proposte da Lucca Comics per indagare, approfondire e capire meglio autori, generi, fenomeni e pubblico del fumetto internazionale.

di Nicola D’Agostino e Serena Di Virgilio

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Un volume per esplorare la vita e le opere dell’autore di Watchmen e V For Vendetta, un saggio che esamina il linguaggio del fumetto e due pubblicazioni che affrontano – con tono diverso- rispettivamente la storia dei manga e gli aspetti più folkloristici e fastidiosi degli appassionati italiani. Sono quattro proposte editoriali presentate a Lucca Comics 2011 da altrettanti editori che pubblicano fumetti ma propongono anche testi per indagare e capire autori, generi e fenomeni dell’arte sequenziale.

Cominciamo con il poderoso “Le straordinarie opere di Alan Moore”, edito da Black Velvet.
Si tratta della versione italiana* di un volume statunitense curato anni fa da George Khoury e noto per essere probabilmente il tomo più completo sulla vita e le opere del più importante scrittore di fumetti mondiale, autore tra le altre cose di Swamp Thing, V for vendetta, Watchmen, From Hell e La Lega degli Straordinari Gentleman.
Nelle quasi trecento pagine del libro, gli appassionati troveranno pane per i loro denti con un’intervista-fiume in nove parti in cui Moore che parla della sua vita e del suo lavoro, diverse sceneggiature e fumetti (alcuni inediti), numerosi omaggi di amici, colleghi e collaboratori (tra cui Neil Gaiman e Dave Gibbons) e una bibliografia estremamente dettagliata di tutte le pubblicazioni del “bardo di Northampton” con dati sulle edizioni italiane. Si tratta di un volume che offre uno sguardo approfondito sui lavori di Moore da vari punti di vista e correda i testi con fumetti e molto materiale iconografico tra foto e disegni.
“Le straordinarie opere di Alan Moore” è edito da Black Velvet, in un volume brossurato 280 pagine a colore e bianco e nero proposto a 35,00 Euro.

Più esile come foliazione ma non per questo meno valido e approfondito è “Il sistema fumetto” della ProGlo Edizioni. Si tratta della traduzione dal francese di un importante saggio del 1999 di Thierry Groensteen, uno dei più grandi studiosi contemporanei di fumetto che applica la terminologia e la logica della semiotica alla critica del fumetto, andando a studiarlo in quanto linguaggio invece che “fenomeno storico, sociologico ed economico”.
Groensteen parte definendo il fumetto come un “sistema” di codici scritti ma sopratutto visivi che operano simultaneamente, individuando nella vignetta “l’unità di base del linguaggio del fumetto” e nella sua opera va a sfidare la classica predominanza concessa alla parola scritta affermando che è invece il disegno ad essere più significativo nel fumetto in quanto maggior produttore di senso. Lo studioso trae esempi dalla produzione internazionale, si confronta con altre teorie critiche, va ad analizzare e proporre la sua interpretazione delle varie componenti formali e situazioni delle opere in un “tentativo di descrizione sistematica dell’essere fisico del fumetto”.
Si tratta di un libro molto interessante, tradotto e curato molto bene, che si rivolge al lettore esigente che vuole cercare di capire meglio cosa è e come funziona il fumetto, senza fermarsi ad un’analisi superficiale.
“Il sistema fumetto” è pubblicato in Italia dalla ProGlo Edizioni, in un volume brossurato di 160 pagine in bianco e nero e proposto a 13 Euro.

Altra traduzione di un’opera francese è “Il Manga”, scritto da Jean-Marie Bouissou e portato in Italia dalla Tunué.
Il volume, con le sue oltre trecentocinquanta pagine, è una storia del fumetto giapponese e al contempo un viaggio appassionante all’interno della cultura nipponica senza trascurare di volta in volta il contesto culturale, economico e politico in cui si muovono opere e autori.
Con la traduzione di quest’opera di Bouissou, storico e ricercatore avvicinatosi in tarda età al manga, la Tunué si propone esplicitamente di colmare un vuoto nel panorama editoriale italiano affrontando il discorso sulla narrazione grafica giapponese con notevole esaustività e da un punto di vista informato e scevro da entusiasmi e distorsioni tipiche dell’appassionato. Il volume, nelle sue parti, può rivelarsi un strumento utile non solo per conoscere la storia della narrativa a fumetti nipponica, da Norakuro ai manga in digitale passando per Tezuka o il Gekiga, ma anche per provare a capire le ragioni del successo di pubblico che il manga riscuote non solo in patria ma anche a livello internazionale, inclusa la nostra penisola.
“Il Manga” è pubblicato in Italia da Tunué in un volume brossurato di 368 pagine in bianco e nero, proposto a 24 Euro.

Terminiamo con “Giappominchia”, agile libricino edito da Kappa edizioni e scritto da Giulia Marino. Obiettivo di questo “studio semiserio” sono i numerosi fanatici sui generis che vengono mal visti da chi invece segue e conosce approfonditamente manga, anime e cultura giapponese. L’autrice, con un tono a tratti un po’ stizzito, ci porta alla scoperta di un mondo fatto (perlopiù) da ragazzini e adolescenti molto superficiali e amanti entusiasti di un Giappone fantastico che esiste solo nelle loro letture e visioni. I cosiddetti Giappominchia si esprimono in una parlata infarcita di un certo numero di parole giapponesi “famose”, spesso innestate su di un italiano di partenza già carente e legano poco con chi non condivide la loro passione, quindi fanno gruppo ritrovandosi sopratutto su internet. Riuscirà il comune mortale a riconoscere e distinguere l’amante del Giappone “serio” dal Giappominchia?
Il libro è pubblicato da Kappa Edizioni, brossurato di 128 pagine in bianco e nero e proposto a 9 Euro.

* Nota: il sottoscritto ha collaborato alla traduzione in italiano di una parte del volume della Black Velvet.

Articolo originariamente pubblicato su Panorama.it