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La (nuova) vita in diretta

È in arrivo una generazione che scoprirà che la sua nascita è immortalata in ogni particolare sul sito dei genitori o di qualche amico. E che non si tratta necessariamente di una cattiva notizia.

di Nicola D’Agostino

In “È nata una blogstar” Federico Giacanelli chiede (e si chiede):

È possibile essere un blogger e continuare a conservare una vita separata oppure il gorgo della cronaca always-on, del microblogging trascina dentro di sé ogni aspetto della nostra vita e di chi ci sta accanto?

Milan Scoble, day 2Lo spunto è la nascita della primogenita di Robert Scoble, uno dei simboli più in vista dei blogger, e la sua scelta di condividere e socializzare via Twitter, Tumbrl, blog, foto su Flickr, ecc. praticamente tutti gli aspetti di questa esperienza, dalle doglie della compagna alla prima poppata (ed oltre) della figlia.

A fare da eco alle domande di Giacanelli, lui stesso non nuovo all’accoppiata figli ed Internet, c’è in Inghilterra lo scrittore Warren Ellis. Anche Ellis parte dalla nascita della figlia di un collega e dalla serie di post, messaggi e messaggini con cui la rete sociale di amici di cui fa parte si è passata la lieta notizia e afferma che non si tratta necessariamente di un male, anzi.

Sulla sua newsletter Ellis fa notare che stiamo assistendo all’arrivo di una nuova generazione che non appena sarà cresciuta abbastanza da fare una ricerca su Google sul proprio nome scoprirà che la sua nascita è immortalata in ogni particolare sul sito dei genitori o di qualche amico.
Una generazione di bambini che scoprirà che c’è una rete globale ed interconnessa di persone che gli ha dato il benvenuto e molto probabilmente gli fornirà sostegno e gli guarderà le spalle nella vita.
Sia online che offline.

Foto di Milan Scoble in braccio al padre scattata da Dave Winer con il suo iPhone e tratta da Flickr.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it