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Dopo Wikipedia ecco Wikibooks

L’obiettivo? Testi liberi per le scuole. “Think free. Learn free”.

di Nicola D’Agostino

Al motto di “liberate il curriculum” Lawrence Lessig ha posto sul suo blog l’attenzione su una nuova e cruciale spinta culturale degli ambienti illuminati della rete e della cultura del free e dell’open. Il creatore di Creative Commons teorizza un futuro prossimo in cui ai testi commerciali si affiancheranno valide alternative rilasciate sotto licenze aperte.

Si tratta di un futuro che è però già in costruzione, dato che sono diversi i progetti in corso tra cui alcuni dell’Mit e anche nelle Filippine. In primissima fila nello sviluppo di risorse formative aperte c’è Wikibooks, ideato e portato avanti da Jimmi Wales il confondatore di Wikipedia, del cui “cosmo” Wikibooks fa parte.

Wikibooks è multilingue e raccoglie e-book gratuiti e dal contenuto libero, rivolti in particolare agli studenti, come libri di testo, manuali e libri commentati, di pubblico dominio: attualmente la versione più corposa è quella in inglese anche se quella italiana conta ben 114 moduli di libri.

Il progetto, in cui è coinvolto lo stesso Lessig, è nato nel luglio del 2003 in seguito a una richiesta del “wikipediano” Karl Wick per avere un luogo dove iniziare a costruire dei libri di testo open content, in particolare per la chimica organica o per la fisica, al fine di ridurre i costi ed altre limitazioni.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it