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YouTube e il futuro dei videoclip

Il servizio di videosharing può rivelarsi un avversario potenzialmente formidabile per Apple, ma anche per i canali televisivi. A patto che ci sia mercato, e che l’offerta sia completa.

di Nicola D’Agostino

YouTube antagonista di Apple nel settore dei video musicali. È questo uno degli scenari che si prospettano dopo l’annuncio della scorsa settimana.

La trattativa in corso con le etichette discografiche per avere su YouTube “ogni video musicale mai creato” arriva a sorpresa ma non troppo. Vista la crescente e assodata popolarità del servizio, che rientra ormai nella crema dei servizi del Web 2.0 e in generale ai siti più popolari in Internet, da settimane gli osservatori del settore si interrogavano sugli obiettivi e sulle prospettive commerciali.

La scelta di fornire gratuitamente i filmati finanziandosi tramite spazi pubblicitari appare una strategia ragionevole e in sintonia con quella già intrapresa nel videocast (lo fa per esempio il popolare Ze Frank).
Ma sopratutto potrebbe rivelarsi un grimaldello per contrastare efficacemente l’unico soggetto che offre commercialmente – e a pagamento – video musicali, l’iTunes Music Store di Apple.

Ci sono però dubbi concreti su due aspetti.
Il primo è a breve termine, sul mercato effettivo in rete dei video. Cupertino non ha rilasciato dati sugli introiti della vendita di videoclip e l’offerta è probabilmente un di più, un servizio complementare e molto meno remunerativo rispetto alla vendita di tracce audio e in futuro di film.

Strettamente connesso è secondo dubbio, che verte sull’effettiva capacità di disporre di tutti i video musicali, passati presenti e futuri e non solo una selezione su base volontaria come ora. Se sarà davvero così il potenziale di YouTube diventerà enorme e il servizio online non farà paura solo ad Apple ma anche a canali televisivi tematici musicali come Mtv di cui può mettere in forse il ruolo stesso.