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Webkit: le versioni beta di Safari

Dietro suggerimento di Guido sul newsgroup it.comp.macintosh e dopo un po’ ho provato il browser sperimentale per Mac Webkit.

Webkit è in realtà il nome della tecnologia alla base di Safari, derivata dal progetto KHTML, e adottata anche da altre aziende tra cui Nokia e Adobe ma ciò di cui sto parlando sono versioni preliminari di come sarà in futuro il browser ufficiale di Apple.

Le Nightly Builds di WebkitNel frattempo che i lavori procedono viene fornita (come beta e a proprio rischio e pericolo) una nuova versione online ogni volta che i programmatori fanno un passo in avanti.

E come facevo notare in una discussione sempre su it comp macintosh i passi in avanti sono notevoli, ad esempio con Google Docs, ex Writely, che fa largo uso di tecnologie web allo stato dell’arte. Il risultato è che non devo lanciare in continuazione Firefox per consegnare gli articoli e posso usare un unico browser (con ringraziamenti dal processore e dalla ram occupati).

Webkit è oggettivamente migliorato nel corso del mese in cui, di tanto in tanto, ne ho iniziato a scaricare e provare la versione più recente “giocando” a provare cosa fosse stato cambiato o migliorato. Spero che tra un po’ si possa usare anche Google Calendar che al momento su Mac OS X 10.4.x restituisce una pagina quasi completamente bianca.

Con queste beta di Safari non sono infatti tutte rose e fiori e ogni tanto qualche bug compare, anche grosso, come sulla recente versione del 2 gennaio 2007 che ha deciso di non voler più mostrare i feed RSS aggregati. Ma d’altro canto in un settore come l’informatica in cui gran parte dei prodotti in vendita è ormai “in beta perenne” un software che non promette nulla ma mostra qualche piccola, preziosa conquista rischia di essere un’opzione da non trascurare.