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Vicenza Retro… computing

Reportage dalla sesta edizione della manifestazione di retrocomputing.

di Nicola D’Agostino

Alla sesta edizione di Vicenza Retrocomputing molti degli appassionati intervenuti hanno esposto pezzi storici dell’home computing. Nell’immagine vediamo tre computer della britannica Sinclair, di cui due nella loro forma originale e, in basso, uno dei numerosi ricarrozzamenti fai-da-te in voga agli albori dell’informatica casalinga.

Dettaglio della tastiera di uno dei sistemi MSX esposti a Vicenza la scorsa domenica. L’MSX è stato uno standard per l’home computing lanciato negli anni ’80 da un consorzio di produttori elettronici giapponesi. Nel dettaglio vediamo la tastiera di una di queste macchine, i cui tasti riportano anche i simboli dell’alfabeto nipponico.

Non solo home computer: ecco una curiosa piattaforma portabile di sviluppo realizzata più di vent’anni fa da Hewlett Packard, tuttora funzionante e dotata di una serie di accessori e moduli aggiuntivi per la realizzazione di codice macchina per storici processori quali il Zilog Z80 e il Motorola 68000.

I tavoli della manifestazione di Vicenza non sono stati sede solo di esposizioni e dimostrazioni ma anche di diverse operazioni di riparazione e modifiche. Qui vediamo un partecipante al lavoro sul Macintosh Portable, il primo portatile prodotto dalla Apple.

Nel settore workstation ha un particolare richiamo per gli appassionati la linea NeXT, ricercati computer prodotti nella seconda metà degli anni ’80 dal transfuga Apple Steve Jobs. Nella foto vediamo un retrocomputerista alle prese con una serie di NeXTCube, di cui erano esposti ben quattro esemplari, tra cui un prototipo.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it