Una settimana con Snow Leopard – Cosa c’è di nuovo?
Il lavoro fatto dagli sviluppatori Apple con il 10.6 non salta immediatamente agli occhi ma emerge man mano che si prosegue ad usare il proprio Macintosh.
di Nicola D’Agostino
Dopo aver installato Mac OS X 10.6 chi viene dal 10.5, a prima vista non troverà grandi cambiamenti, a differenza degli utenti del 10.4.
Tiger è stato montato per tutto il 2006 e buona parte del 2007 sui Mac con processore Intel e per questi utenti ancora fermi a due versioni fa il salto si sente e vede, a riprova che il 10.6 è un OS ottimizzato per le nuove Cpu.
Tornando agli utenti di Leopard è bene sottolineare come sia l’interfaccia che il funzionamento di Snow Leopard sia sostanzialmente identico al sistema che già conoscono e il lavoro fatto dagli sviluppatori Apple non salta immediatamente agli occhi ma emerge man mano che si prosegue ad usare il proprio computer. Ci sono tanti piccoli dettagli da scoprire, alcuni significativi (vedere sotto), altri un po’ meno.
Si va dai ritocchi al Finder con icone grandi sino a 512 pixel, anteprime di tanti formati di file e opzioni per ripristinare e rinominare più agilmente i file a svariate nuove opzioni nelle Preferenze di sistema in ambito di sicurezza, connettività, usabilità.
Il Dock è stato ulteriormente potenziato da menù contestuali, pile e Exposé mentre Safari 4 è un po’ più appariscente e (si spera) stabile laddove Quick Time è stato reso più minimale e ripensato non solo all’insegna della riproduzione ma anche della produzione e condivisione di filmati.
In quanto alla maggiore leggerezza e velocità pubblicizzata da Apple i risultati ci sono ma dipendono anche dalle operazioni che si effettuano, dai software usati e sicuramente anche dalla dotazione hardware e nello specifico dalla scheda video più che dal supporto ai 64 bit.
Aggiornare a Snow Leopard è comunque una buona idea anche per chi ha un Macintosh Intel della prima ora. Su un MacBook Pro del 2006 avvio e spegnimento si sono rivelati leggermente più rapidi così come lo è l’apertura dei programmi. Non abbiamo però potuto verificare la connessione WiFi per incompatibilità col router.
Si sente la pubblicizzata maggiore reattività del Finder (finalmente!) e tangibile è la velocizzazione sia di Spotlight che dell’apertura di immagini e file PDF, in particolare dentro al browser.
Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it