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Un salto in fiera

Quale fiera? Ma quella del libro per ragazzi di Bologna, nota anche come Children’s Book Fair.

Ingresso fiera LdR 2008Rivolta ai “soli operatori” ma immancabilmente strapiena (e non solo di operatori) la fiera è un appuntamento utile per avere un quadro dell’editoria mondiale per l’infanzia e l’adolescenza ma in generale anche per quella di narrativa, illustrata e di fumetto.

È anche un’occasione per vedere o rivedere gran parte degli operatori dell’editoria fumettistica italiana, intenti a negoziare diritti o incontrare autori o collaboratori o semplicemente a risentire amici e contatti. A dimostrazione di ciò nella mezza giornata che ho dedicato alla fiera, interrompendo il frenetico lavoro di questi giorni, ho rivisto diversi volti familiari oltre ad ammirare un bel po’ di ottimo design sui libri ma anche su cataloghi, gadget e negli allestimenti.

Il primo è Alberto Corradi, di guardia allo stand Hamelin. Alberto mi aggiorna sulle sue attività come autore e collaboratore della Black Velvet (in uscita tra poche settimane al Comicon di Napoli) e mi ha mostra una copia del suo piccolo quanto delizioso libro illustrato “Il mostro nella tazzina”.

Dopo aver ostruito per un po’ il passaggio verso lo stand a quello che scoprirò essere David B. proseguo il rapido giro incontrando quasi immediatamente Pasquale Ruggiero della Magic Press che aggiorno in breve sulle mie ultime iniziative non-fumettistiche (tra cui la collaborazione con la “concorrente” Play Press) e azzardo un appuntamento a Napoli e più in là a nuove collaborazioni. allo Stand Feltrinelli kidsProseguo l’esplorazione del padiglione italo-angolofono, soffermandomi sul riuscito allestimento della Feltrinelli Kids e con un’occhiata alla Orecchio Acerbo, piena come in passato sia di visitatori che di libri originali ed estremamente curati.

Noto per il secondo anno l’assenza della DC Comics (presumo per l’accordo di esclusiva con la Planeta De Agostini) e la presenza della Dark Horse con uno stand piccolo ma pieno di pubblicazioni: al tavolo scorgo Andrea Materia (presumo a rappresentare la Free Books) e a parlare con un addetto -se la memoria non mi inganna- Serena Varani delle edizioni Kappa.
Scopro poi che la Kappa è curiosamente situata con gli editori nipponici, in un altro padiglione. È in buona se non ottima compagnia con la fondazione Osamu Tezuka, Kodansha ed altri, in uno spazio un po’ ridotto ma che -quando passo- è affollato di autori noti e non tra cui riconosco Vanna Vinci (e una volta tanto lei non riconosce me).

DSC00436Nello stesso padiglione che non è solo “asiatico” c’è la Shangai DongHong, che rappresenta varie tipografie cinesi ed ha eccezionali libri sagomati dalle forme bizzarre tant’è che al ritorno chiedo di poter fare qualche foto ai sample in assenza di un catalogo.

Dopo una pausa su un divanetto a passare in rassegna opuscoli e comunicati di cui mi hanno riempito in sala stampa constato l’orario e termino il mio “salto in fiera”, non prima però di aver segnato alcune mostre meritevoli a Bologna che cercherò di visitare.