Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

UK: no ai 70 anni di copyright

Il governo britannico ha rifiutato la proposta dell’industria musicale locale di estendere il copyright per le registrazioni audio da 50 a 70 anni.

di Nicola D’Agostino

Le autorità, come riportato da una nota Reuters, si sono espresse contro l’allungamento dei termini perché vorrebbe dire fare pressioni alla Commissione Europea e per l’aumento dei costi di gestione senza alcuna garanzia di benefici per gran parte degli esecutori.

Si tratta di una grossa delusione per quei musicisti come Cliff Richard, Roger Daltrey ma anche Bono e Paul McCartney che da mesi caldeggiavano l’estensione, ufficialmente a beneficio di musicisti inglesi di rock e jazz ormai anziani che verrebbero privati della loro unica fonte di sostentamento.

È però opinione diffusa che il beneficio in realtà sia proprio tutto per i grandi nomi e sopratutto per le etichette che temono l’avvicinarsi della scadenza per diversi brani noti e molto fruttuosi (materiale di Beatles e Rolling Stones ad esempio) e che sognano altri 20 anni di profitti o magari ancora di più. Una richiesta ancora precedente al governo del Regno Unito chiedeva infatti di replicare la situazione statunitense dove, grazie al Sonny Bono Act, lo sfruttamento delle opere è ora di ben 95 anni.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it