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Treviso Comic Book Festival 2018: i fumetti e gli autori premiati

Il meglio del fumetto italiano e internazionale secondo il festival trevigiano

di Nicola D’Agostino e Serena Di Virgilio

Foto di Francesco Puccinelli

La quindicesima edizione del Treviso Comic Book Festival ha confermato la vivacità di una manifestazione che riesce a sposare felicemente numeri e qualità delle proposte, dedicando attenzione anche alle realtà più piccole.
Nei quattro giorni del festival ci sono stati oltre trentaseimila visitatori tra esposizioni (alcune ancora visitabili), mostra mercato ed incontri con venticinque case editrici, ottanta autoproduzioni e oltre quattrocento autori presenti che hanno contribuito a far vendere circa diecimila pubblicazioni.

Uno dei momenti clou è stata la cerimonia di assegnazione dei premi a libri, autori e realtà editoriali.
Vediamoli più in dettaglio.

“Kraken”, di Pagani e Cannucciari

Miglior fumetto italiano: “Kraken” di Emiliano Pagani e Bruno Cannucciari, pubblicato da Tunuè.
Storia dalle tinte fosche e senza tempo, “Kraken” è un dramma psicologico ambientato sulla costa settentrionale francese, realizzato da una coppia di autori già affermati in campo satirico e umoristico, che qui dimostrano la loro notevole versatilità.

“La mia cosa preferita sono i mostri”, di Emil Ferris

Miglior fumetto straniero: “La mia cosa preferita sono i mostri” di Emil Ferris, pubblicato da Bao Publishing.
Un po’ diario, un po’ giallo, un po’ catalogo di personaggi strani e un po’ autobiografia, il ponderoso volume di Ferris è la prima parte di un ambizioso e spettacolare racconto per immagini che non passa inosservato.

Noah Van Sciver

Miglior autore straniero: Noah Van Sciver con “133”, pubblicato da Oblomov.
Racconto autobiografico del fumettista statunitense, che porta avanti parallelamente la storia della sua infanzia in una famiglia numerosa e complicata e la sua situazione odierna tra lavoro e amore entrambi precari.

Thomas Campi

Miglior disegnatore italiano: Thomas Campi per “Joe Shuster”, pubblicato da Bao Publishing e “Macaroni!”, pubblicato da Coconino Press (premiata anche come Miglior realtà editoriale italiana).
La vita del cocreatore di origini ebree di Superman e di un anonimo pensionato italiano emigrato in Belgio per lavorare come ex minatore: due vicende agli antipodi, ma entrambe emozionanti, disegnate con sapienza e cura da Campi su testi degli sceneggiatori francesi Julian Voloj e Vincent Zabus, rispettivamente.

Alessandro Bilotta / Marco Rizzo

Miglior sceneggiatore italiano: ex aequo a Alessandro Bilotta e Marco Rizzo
Bilotta è stato premiato per il suo lavoro come creatore e sceneggiatore unico dell’acclamata serie della Sergio Bonelli Editore “Mercurio Loi”, ambientata nella Roma papalina del XIX secolo. Il riconoscimento a Rizzo, invece, va per “Salvezza”, disegnato da Lelio Bonaccorso ed edito da Feltrinelli Comics, reportage dell’esperienza fatta sulla nave Aquarius, con cui gli operatori di SOS Mediterranée e Medici senza frontiere soccorrono i migranti al largo della Libia.

Silvia Rocchi

Miglior autore unico italiano: Silvia Rocchi per “Brucia”, pubblicato da Rizzoli Lizard.
Storia di un legame che si viene a creare tra due donne nonostante le differenze di età e di estrazione, complice il fato. In “Brucia” Silvia Rocchi ritrae la provincia, la solitudine e una tragedia che irrompe con colori accesi e squarcia l’apparente banalità del quotidiano.

Regular Size Monster

Autore rivelazione e premio Cecchetto: Regular Size Monster (Luca Negri), con “Storie di uomini intraprendenti e di situazioni critiche”, pubblicato da Progetto Stigma / Eris Edizioni.
Il libro è una raccolta di racconti mozzafiato strapieni di colpi di scena e suspense, in cui Negri gioca, con consumata abilità, con i cliché di svariati generi, dall’horror al western, dalla storia di spionaggio al film di gangster passando per il dramma adolescenziale.

“I tre cani”, di Daveti e Camelli

Miglior fumetto web: “I tre cani” di Samuel Daveti e Laura “La Came” Camelli, pubblicato da Mammaiuto.
Una fiaba moderna e classica al tempo stesso, “I tre cani” è un racconto fantastico splendidamente disegnato che parla di avventura, magia ma anche di libertà ed emancipazione femminile. Oltre che leggibile online è disponibile anche sotto forma di libro stampato.

“Viktoria”, di Gaia Cardinali / “I gioielli di Elsa”, di Sarah Mazzetti

Miglior fumetto per bambini/ragazzi: ex aequo a “Viktoria” di Gaia Cardinali, pubblicato da Tunuè e “I gioielli di Elsa” di Sarah Mazzetti, pubblicato da Canicola.
“Viktoria” è una ragazzina curiosa, ottimista e insofferente alle regole che si avventura, senza pregiudizi, alla scoperta di un mondo selvatico ed emozionante, incompreso e temuto dai “grandi”. “I gioielli di Elsa”, invece è una fiaba nonsense dal gusto grafico retrò con protagonista una bambina che si ritrova catapultata nel mondo dei grandi come designer di improbabili gioielli a base di canditi.

“Millennials” di Ghetti e Razzoli

Premio Piola per le autoproduzioni: “Millennials” di Lorenzo Ghetti e Claudia “Nuke” Razzoli.
“Millennials” è una serie parte del progetto TO BE continued comic ideato e portato avanti da Lorenzo Ghetti. In questo universo i supereroi sono all’ordine del giorno e la serie narra le peripezie di un gruppo di giovani promesse che partecipa al talent show “Born to Be Heroes”.

Nota: la foto di gruppo dei premiati è di Francesco Puccinelli.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it