Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Tre cose che ho scoperto su Keynote per iCloud

Da alcune settimane è possibile utilizzare la suite di produttività di Apple gratuitamente tramite iCloud. Da utente di Keynote per Macintosh ho provato la controparte online importando e modificando le mie presentazioni, scoprendo così alcuni caveat e limiti.

di Nicola D’Agostino

Questa presentazione non può essere aperta perché troppo datata

1) Keynote per iCloud accetta solo presentazioni create con la versione di Keynote contenuta in iWork 9 (ovvero: Keynote 5.1).
Se come il sottoscritto avete un vecchio Mac con una versione precedente non è possibile aggiornare al minimo necessario ma bisogna fare il “salto” al Keynote in vendita sul Mac App Store, sperando di disporre di tutti i requisiti (al momento in cui scrivo serve [Mac] OS X 10.7.4 o superiore). Presumo che lo stesso valga per Pages e Numbers…

Keynote for iCloud beta - Some [Mac] features aren't supported

2) La “beta” di Keynote online non supporta tutte le caratteristiche della versione per Mac.
Questo vuol dire sacrificare effetti speciali (per le transizioni), ma anche l’uso di molti font. L’elenco di caratteri utilizzabili su iCloud è abbastanza succinto ed è probabile che se non si è usato qualcosa di popolare e diffuso come un Times, un Verdana o un Lucida, la presentazione avrà bisogno di un po’ di modifiche. È tutto da vedere se in futuro Apple rimpolperà la dotazione tipografica, oppure no.

Keynote per iCloud - Presentazione troppo grande

3) Attenzione alle dimensioni delle presentazioni create su Macintosh.
Keynote per iCloud “digerisce” documenti di massimo 100 MB: prima di importare presentazioni lunghe con molte immagini o con qualche filmato sarà necessario accorciarle e /o ridurre la risoluzione dei media inclusi nelle diapositive.