Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Tre cause per Apple

Sono ben tre le vicende che vedono coinvolta in questi giorni l’azienda di Cupertino, sia come oggetto che come protagonista di azioni legali.

di Nicola D’Agostino

La prima è una “class action suit” che verte sugli schermi dei suoi portatili MacBook e MacBook Pro: Apple è accusata di “false dichiarazioni” sulla qualità superiore rispetto ai notebook della concorrenza, su alcuni modelli con problemi e in generale sull’uso in ambito fotografico. “Tanto rumore per nulla” commenta il blog di Wired blog “Cult Of Mac” che fa notare come in realtà il livello degli schermi dei portatili in commercio sia tutt’altro che perfetto o che ad esempio, per raggiungere i milioni di colori praticamente tutti i produttori usano sistemi per simulare la ricchezza di sfumature.

Apple farà però bene a non sottovalutare la causa visto che ci sono almeno due celebri -e costosi- precedenti nei risarcimenti che in passato ha dovuto riservare (con tanto di link sulla propria home page) ai proprietari degli iPod la cui batteria moriva anzitempo e ancora prima a quelli dei primi Macintosh con processore G3 poco usabili con il sistema operativo Mac OS X.

garciagrisman.jpgLa seconda causa è quella della Dawg Music, piccola etichetta musicale di David Grisman, musicista ed ex collaboratore di Jerry Garcia (dei Grateful Dead). Grisman accusa le multinazionali del disco Warner e Universal e con loro una pletora di distributori online (tra cui Apple) di vendere la sua musica senza permesso e di una gestione poco equa delle sue royalties, che oscillerebbero tra misero e non esistente. Si tratta di un “vizietto” non nuovo visto che già qualche anno Robert Fripp, chitarrista di culto della mitica band progressive King Crimson, forniva dettagli preoccupanti sulla condotta non propriamente limpida delle etichette in quanto a diritti.

igasm.jpgHa infine un che di ridicolo la scaramuccia che vede Apple all’attacco della catena britannica “per adulti” Ann Summers, produttrice di centro della questione ci sono i manifesti pubblicitari dell’aggeggio proposto da Summers che richiama le note silhouette nere usate da anni per promuovere gli iPod.

Immagini tratte da homepage.mac.com/justspaztik, www.puremusic.com e da itvibe.com

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it