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Traduzione della lettera di Steve Jobs sul kit di sviluppo per iPhone

Apple Italia (che ringrazio) mi ha comunicato che non intende tradurre la lettera aperta di Steve Jobs sul SDK (Software Development Kit) per iPhone.
Al momento “[…] niente che sia relativo all’iPhone viene localizzato in italiano” anche se sono consci che “in parte il SDK si rivolge anche agli sviluppatori che si occuperanno di iPod touch”.

Sperando di fare cosa gradita, provvedo io a una traduzione in italiano (e liberamente usabile previa citazione della fonte).

Applicativi di terzi sull’iPhone

Ho una cosa da dirvi: vogliamo applicativi nativi di terzi sull’iPhone e abbiamo in progetto di far avere agli sviluppatori un SDK (kit di sviluppo software) in febbraio. Siamo entusiasti all’idea di creare una comunità viva (?) di sviluppatori terzi attorno all’iPhone ed abilitare centinaia di nuovi applicativi per i nostri utenti.

Con la nostra rivoluzionaria interfaccia multi-touch, hardware potente e architettura software avanzata, riteniamo di aver creato la migliore piattaforma mobile di sempre per gli sviluppatori.

Ci vorrà fino a febbraio per rilasciare un SDK perché stiamo cercando di fare contemporaneamente due cose diametralmente opposte: fornire una piattaforma avanzata ed aperta agli sviluppatori ed allo stesso tempo proteggere gli utenti di iPhone da virus, malware, attacchi alla privacy, ecc. Non è un compito facile. C’è chi afferma che i virus ed il malware non costituiscono un problema sui telefoni cellulari, cosa che semplicemente non corrisponde a verità. Ci sono stati diversi virus gravi sui cellulari tra cui alcuni che si sono diffusi in maniera silenziosa da telefono a telefono attraverso la rete cellulare. Con la crescente complessità dei nostri telefoni questi programmi malevoli diventano sempre più pericolosi. E visto che l’iPhone è il telefono più avanzato in circolazione, sarà un bersaglio molto visibile.

Alcune aziende si stanno già muovendo. Nokia, ad esempio, su alcuni dei suoi telefoni più recenti, non permette di caricare alcun applicativo a meno che abbia una firma digitale che riconduca a uno sviluppatore noto. Anche se questo rende quei telefoni meno che “totalmente aperti”, riteniamo che sia un passo nella direzione giusta. Siamo al lavoro su un sistema avanzato che offrirà agli sviluppatori un ampio accesso per programmare nativamente la spettacolare piattaforma software dell’iPhone ma al tempo stesso protegga gli utenti da programmi malevoli.

Pensiamo che un paio di mesi di pazienza adesso verranno ricompensati da molti anni di grandi applicativi di terzi funzionanti su iPhone sicuri ed affidabili.

Steve

P.S.: Il SDK permetterà agli sviluppatori di creare applicativi anche per l’iPod touch.