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“The Fuse”: giallo a 36’000 chilometri dalla Terra

Storie di investigatori su una stazione orbitante

di Nicola D’Agostino e Serena Di Virgilio

“The Fuse 1 – Il turno russo” e “The Fuse 2 – Gridlock” sono i primi due volumi di una serie a fumetti statunitense che fonde fantascienza e poliziesco, scritta da Antony Johnston e disegnata da Justin Greenwood, pubblicata in Italia da SaldaPress.

“The Fuse” è un poliziesco procedurale ambientato nel futuro, su una omonima piattaforma energetica che orbita a 36.000 chilometri dalla Terra, ma che è anche una città abitata da migliaia di persone. È un’ambientazione fertile che lo sceneggiatore utilizza per imbastire storie complesse ed avvincenti, ricche di trame e sottotrame che vanno al di là del mero caso da risolvere. L’elemento fantascientifico viene utilizzato per creare un mondo nuovo tutt’altro che asettico o avulso dai problemi della nostra società.

Il primo volume, “Il turno russo”, si apre con l’arrivo dalla Terra del giovane detective Ralph Dietrich, nuovo partner della veterana Klementina “Klem” Rystovich. I due si trovano immediatamente a dover indagare su una serie di omicidi, che inizialmente appaiono limitati a degli emarginati sociali, ma che in realtà coinvolgono personaggi in vista della politica e della storia del Fuse.

Nel secondo volume, “Gridlock”, questa coppia male assortita di investigatori indaga sulla morte di un corridore in una gara clandestina. Come nel caso precedente la soluzione del giallo va di pari passo all’esplorazione di nuovi aspetti della piattaforma, in particolare di traffici di droga e di rivendicazioni terroristiche contro la Terra.

Uno degli elementi più riusciti di “The Fuse” è la caratterizzazione dei personaggi, anche minori, con personalità ben definite e dialoghi realistici, diretti, che non lesinano imprecazioni. L’esempio più fulgido è la coppia di protagonisti, composta da due detective con approcci agli antipodi, che pian piano imparano a rispettarsi e a collaborare, nella migliore tradizione dei buddy film.

Da un lato abbiamo un poliziotto giovane, capace e ligio alle regole, che per qualche oscuro motivo ha chiesto di venire trasferito sulla piattaforma orbitante. Dall’altro c’è una smaliziata veterana, impossibilitata o incapace di smettere di fare il suo lavoro. Un aspetto originale che dà una marcia in più a “The Fuse” è che a separare i due protagonisti c’è anche una considerevole differenza di età: Klem è infatti una sessantenne disillusa e sarcastica, che è sulla piattaforma da decenni e ha un legame, tutto da scoprire, che va ben al di là del suo attuale lavoro.

I disegni di Justin Greenwood sono mediamente efficaci e si fanno apprezzare per la vivacità nella inquadrature e i layout non banali. Il disegno è però un po’ rigido e soprattutto ci sono problemi nella caratterizzazione grafica dei personaggi. Questa risulta incostante, in particolare su Klem, la cui età sembra variare da una vignetta all’altra.

“The fuse 1 – Il turno russo” e “The fuse 2 – Gridlock” sono due volumi a fumetti di 160 pagine a colori. Sono pubblicati da SaldaPress, che li propone a 14,9 Euro l’uno.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it