iPhone: WordPress ricomincia da due
Il software ufficiale per gestire dall’iPhone i blog basati su WordPress passa alla versione 2 e si rinnova, dentro e fuori. >> Leggi il resto “iPhone: WordPress ricomincia da due”
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Amazon, Flickr, WordPress, FriendFeed ma anche MySpace: sono alcuni tra i siti che hanno deciso di non voler dipendere da servizi esterni e offrono un proprio sistema di abbreviazione degli indirizzi. >> Leggi il resto “Indirizzi abbreviati? I grandi del web li gestiscono in proprio”
Note to myself: when upgrading your WordPress installation remember to add back this function, and when you change the theme change the code instances, too. >> Leggi il resto “How to link the title of a WordPress posts to an external url”
Note to myself: when upgrading your WordPress installation remember to add back this function at the end of /wp-includes/functions.php
function remove_wpautop_content_filter() {
remove_filter('the_content','wpautop');
}
Otherwise the handy line
add_action('loop_start','remove_wpautop_content_filter');
in your theme PHP files and which removes WordPress’ automatic inserting of <P> (paragraphs) not only won’t work but it will also ruin your nice layout and spit a ton of errors.
And we don’t want that, right?
An url shortener allows you to create shorter URL’s and (sometimes) keeps track of how many times a link has been clicked. On the other hand, relying on third party services may have quite a few side effects.
According to Jeffrey Zeldman the solution is rolling your own mini-URLs [which]
“lessens the chance that your carefully cultivated links will rot if the third-party URL shortening site goes down or goes out of business”
If you are running for WordPress there are two solutions available, both in the form of installable plug-ins.
Gestiamo comodamente tramite iPhone (o iPod touch) blog e siti web realizzati con la popolare piattaforma WordPress. >> Leggi il resto “Usare WordPress con iPhone: come fare”
Un servizio rivolto ai blogger che vogliono esprimersi liberamente e senza censure? Si chiama Baywords e lo offre il noto tracker svedese The Pirate Bay. >> Leggi il resto “Il blogging secondo la Baia dei Pirati”
Avete appena registrato un dominio e preso hosting con database MySQL e installato WordPress.
E adesso? >> Leggi il resto “10 cose da fare appena installato WordPress”
È la piattaforma di elezione di migliaia di blog grandi e piccoli e di diversi siti istituzionali. Ma il software di editoria personale può essere trasformato radicalmente, diventando qualcosa di utile, o semplicemente curioso. >> Leggi il resto “WordPress il trasformista – Web 2.0, i siti della settimana (90)”
Con le versioni 2.1, 2.2 e seguenti WordPress può prospettare una disfunzione molto fastidiosa, con cui mi sono scontrato in varie installazioni, tra cui quelle di due grandi gruppi editoriali italiani. >> Leggi il resto “WordPress: solo per “bloggers”?”
In “Grazie WordPress” mi interrogavo su una delle limitazione progettuali di WordPress e cioé:
Perché sono previsti anche due o più autori ma non che questi firmino insieme un articolo.
Nei commenti mi si faceva notare che con altri CMS e nello specifico Joomla è possibile scrivere liberamente il nome che dovrà apparire nella firma. La valutazione dello strumento “giusto” è forse uno dei punti cruciali ma va fatta all’inizio, prima di cominciare a curare un sito, blog o rivista online. Se si è ormai fatta la scelta e questa è ricaduta su WordPress può essere difficile (o scomodo) cambiare strumento e bisogna intervenire con una soluzione, magari “rimediata” ma efficace.
La mia soluzione è la seguente: creare un utente nuovo o modificarne uno preesistente dandogli i nomi degli autori che firmeranno insieme il testo.
Ecco un esempio dove c’è stata l’esigenza di scrivere in coppia con Nicola Battista:
Al nome breve (quello per il login) si può infatti associare un qualsiasi nome esteso, nel nostro caso i due (o più) nomi degli autori.
Un utente di questo tipo può anche non essere usato per fare login ma sfruttato solo per la sua “firma”, che si può tranquillamente applicare a stesura ultimata dell’articolo.
Ripetete insieme a me: grazie, WordPress…
Dopo il rilascio di Tumblejack ecco altri temi e guide per rendere più essenziale (e magari leggibile) il proprio blog se già basato sulla diffusa piattaforma. >> Leggi il resto “Altri vestiti minimali per WordPress”
Si chiama Tumblejack ed è un tema minimale che trasforma la nota piattaforma di editoria personale in un tumblelog. >> Leggi il resto “Un vestito da tumblelog per WordPress”
Dopo Zooomr, Ma.gnolia, AOL, Digg e Microsoft il sistema di identità personale ha convinto anche i tipi di WordPress: che lo rende disponibile ai suoi utenti. >> Leggi il resto “OpenID anche su WordPress.com”
Una scansione di un mio appunto mi aiuta a riparlare di usabilità e navigazione dei blog. O meglio del discorso “home page” come strumento di benvenuto, orientamento e riassunto dei contenuti.
Ad esempio: perché non allontanarsi dalla consueta formula a “lista” delle home dei blog e siti realizzati con i CMS? Nello specifico WordPress permette di avere una “home” distinta dalla pagina in cui mostra il singolo contenuto. L’uso di questa funzione, può essere una strada per fare dei passi piccoli ma rilevanti nel webdesign:
1) allontanarsi dalla forma rigidamente cronologica del blog, cosa che però sconcerta alcuni, come ho notato dai commenti in privato di Koolinus quando ne ho adottata una per alcuni mesi.
2) adottare un altro sistema di organizzazione e valorizzazione del materiale sul proprio sito, che magari riduca la rituale pratica di riassunti e riproposizioni.
Questa volta: organizzare incontri, eventi e happening; creare flow-chart e pubblicarli on line; il plugin per usare Google Calendar nel blog; l’Ocr via telefonino o digicam. >> Leggi il resto “Web 2.0, i siti della settimana (13)”