Storie di Apple – Mac OS 9: ancora vivo e vegeto dopo 15 anni
La seconda vita dell’ultimo dei “classici” per Macintosh, archiviato prematuramente da Apple
La seconda vita dell’ultimo dei “classici” per Macintosh, archiviato prematuramente da Apple
After five years Cameron Kaiser and his acclaimed port of the industry-leading Firefox web browser are “still out there keeping your Power Mac relevant in an Intel world”.
Da cinque anni Cameron Kaiser e il suo acclamato ed eroico port di Firefox per PowerPC rendono ancora attuali i Power Macintosh in un mondo dominato da Intel.
Uno strumento provvidenziale per storici, collezionisti, hobbysti, rivenditori, tecnici ma anche per i comuni utenti Apple >> Leggi il resto “Storie di Apple – Le app indispensabili: Mactracker”
An incredibly useful tool for historians, collectors, hobbbyists, resellers, service providers, IT support professionals and just plain users
Despite an official sendoff, the “old” OS has refused to rest “in the great bit bucket in the sky” where Apple and its iCEO so hastily tried to put it.
Ecco un servizio online dalla dubbia utilità ma che strapperà un sorriso a chi ha vissuto l’informatica degli anni ’80: si chiama C64 yourself e dandogli in pasto un’immagine, simula il modo in cui verrebbe mostrata da un Commodore 64. >> Leggi il resto “Reductio ad Home Computer”
Avete un computer con una vecchia versione di Microsoft Windows e volete installare un iTunes compatibile, magari in italiano? >> Leggi il resto “A caccia di iTunes per vecchi Windows”
I finally managed to download and try a bit a copy of Classilla on a Powerbook G3.
Not only it’s a free, open source browser aimed at making (again) the world wide web a bit more usable for Mac OS 9 (and Mac OS 8.6) Macs but it’s also a project with a strong sense of humor as you can see from this screenshot.
In the future I plan to keep using it and will try to report. In the meanwhile, what can I say other than.. welcome on my hard disk, Classilla! :)
Anche se solo a partire dal 2001 ne venne fornita una “di fabbrica”, per anni sono state rese disponibili shell testuali: tra queste c'è un progetto basato su AppleScript ed opera di Drew Thaler, che ci racconta la storia di CLImax.
Soffermiamoci sui principali software dell’azienda nel maggio del 2001, mix eterogeneo di prodotti storici di Apple e tecnologie proveniente da NeXT.
Quindici anni fa, nel novembre 1993, terminava la commercializzazione degli Apple II.
Lo sapevate che… l'avvio del sistema operativo da una rete locale era possibile già nella seconda metà degli anni ‘80 sugli Apple II?
Tra gli appunti accumulati mi ritrovo questo breve testo in inglese:
“the TRS-80 Model 100 in a nutshell. Granted, it displays only 8 lines of text and has just 28 kilobytes of memory, but it’s a classic, the first truly popular portable in the U.S. At PC World we have a teardown that’ll show you the guts of this featherweight champ.”
And, like many of the best things in life, it’s powered by AA batteries (as is the Apple eMate).
Il riferimento all’eMate 300 è però errato. L’eMate non è alimentato dalle “stilo” ma da una sua batteria ricaricabile, a differenza del Newton di cui era una versione espansa a portatile.
Discorso invece diverso lo Z88 della Cambridge Computing, colpo di coda di Clive Sinclair. Lo Z88, “figlio” a tutti gli effetti del Sinclair tralaltro condivide con il TRS-80 modello 100 non solo l’alimentazione ma anche lo schermo ridotto.
A questo punto sorge la domanda: ci sono altri portatili con le stesse caratteristiche?
Oppure la lista è effettivamente ridotta e termina con lo Z88, ultimo baluardo -nel 1988- di un risparmio energetico ormai impossibile al crescere di potenza, memorie e schermi?
Mi rispondo da solo: c’è qualcosa del genere ed è un prodotto nuovo di zecca.
Si chiama Pomera dm 10 ed è una “macchina da scrivere tascabile” che ha
schermo da 4 pollici monocromatico e una tastiera divisa in 2 parti che si apre fino a diventare di dimensioni standard […] funziona con 2 mini stilo, si accende in 2 secondi e permette di archiviare un’enorme quantità di testi sulla memoria interna o su Sd Card.
Lo sapevate che… il Macintosh in origine doveva montare un particolare drive da 5.25 già adottato dal Lisa?
Dietro lo pseudonimo ‘DadHacker’ si cela Landon Dyer, veterano sviluppatore con trascorsi in Apple e sopratutto presso Atari, di cui sta narrando gioie e dolori tra storia del videogame e dei personal computer. >> Leggi il resto “La storia dell’Atari vista dal di dentro”
Altro che vecchi Mac o 386 con Linux o Minix. Se volete un webserver davvero ai minimi termini la scelta è recuperare una vecchia gloria, un Apple IIe. >> Leggi il resto “Il webserver sull’Apple II”
Nata nel 1987, Claris fu un’iniziativa di Apple per separare dall’azienda principale lo sviluppo del software per Macintosh ma anche per Windows, come dimostra il suo maggiore successo, il database FileMaker.
Un modo decisamente originale di celebrare un computer appena dismesso quello messo in atto dagli informatici dell’università di Manitoba. >> Leggi il resto “Funerale per un mainframe ;-)”
La fine di ottobre segna un anniversario storico per una piattaforma informatica di cui si parla poco ma che svolge un ruolo cruciale in giro per il mondo: VMS. >> Leggi il resto “VMS: trent’anni portati benissimo”