On Jan. 5, 1999, during the Macworld Expo, Apple announced Mac OS X Server as its’ new server operating system offering, which was declared to combine “the proven strength of Unix with the simplicity of Macintosh”.
Il 5 gennaio 1999, durante il Macworld Expo, Apple annunciò Mac OS X Server, il suo nuovo sistema operativo server, che univa “la riconosciuta solidità di UNIX alla semplicità tipica della piattaforma Macintosh”.
Soffermiamoci sui principali software dell’azienda nel maggio del 2001, mix eterogeneo di prodotti storici di Apple e tecnologie proveniente da NeXT.
Diamo un'occhiata ad alcuni dei brevetti originali della NeXT, Inc. per apprezzare il valore e l’importanza storica delle forme progettate da Helmut Esslinger e dallo studio Frogdesign, con lo zampino di Jobs e dei suoi collaboratori.
Vediamo dove sono e cosa stanno facendo i coautori del Workspace Manager di NeXT, da cui deriva l'attuale Finder di Mac OS X.
Lo sapevate che… nei primi mesi del suo ritorno in Apple, Steve Jobs non usava un Macintosh ma un computer di IBM?
È l’attuale CEO di Sun Microsystems ma il suo passato è fortemente legato a Jobs ed al software su cui Apple ha basato il suo sistema operativo Mac OS X.
Nel curriculum c'è un ventennio di collaborazioni decisamente interessanti tra cui Apple, NeXT e Sun.
Costruito e basato sulla tecnologia WebObjects di NeXT fu ideato per essere più indipendente e versatile (secondo la filosofia del Just in Time) e annunciato in pompa magna da Apple, che vi ripose molte speranze in un momento delicato della sua storia.
I confini tra l'OS di NeXT e ciò che Apple avrebbe poi proposto nel 2001 a tutta la sua utenza sono molto sfocati. Vediamo quanto.
Il 13 ottobre del 1997 Apple annunciava la disponibilità della prima versione per sviluppatori del suo nuovo OS, Rhapsody dopo averne mostrato le meraviglie il mese precedente alla manifestazione WWDC
Era il 24 marzo 2001 quando fu rilasciata la prima versione ufficiale di Mac OS X, la 10.0.
L’accordo di fine 1996 con Apple riportò alla ribalta Jobs e la sua seconda azienda puntando i riflettori sulle sue tecnologie innovative. C’era però chi conosceva ed aveva avuto a che fare con NeXT parecchi anni prima, anche nel nostro paese.
Tra i molti punti di contatto tra NeXT ed Apple c’è anche una soluzione hardware/software che permetteva di emulare il Mac con ottime prestazioni sulle raffinate workstation volute da Steve Jobs.
Guardando dieci anni dopo gli effetti dell’accordo Apple-NeXT del 1996 non si può che dare ragione a chi fa notare che l’azienda di Cupertino ottenne ben più di ciò che credeva di star acquisendo.
Con l'acquisizione, o meglio fusione delle due aziende, Infinite Loop guadagnò due risorse preziosissime per la sua sopravvivenza in un periodo tormentato ed incerto. Un sistema operativo e un consulente-leader maturo e smaliziato.
Oggi si festeggia una ricorrenza legata al successo attuale di Apple: il decennale dell’acquisizione di NeXT.
Steve Jobs è notoriamente un fautore del design compatto dei computer: tanto che nella sua carriera ne ha realizzati tre: in Apple, Next e persino nella Pixar.
Un quadro dettagliato di 15 anni della vita di Jobs dal 1985, anno della sua "cacciata" dall'azienda che aveva cofondato al 2000, quando era ormai reinsediato come iCEO di Apple.