Ecco un’anteprima di come Chrome gestirà le webapp: basta lanciare una delle versioni dev recenti apponendo gli switch --enable-apps
e -apps-debug
Le icone delle webapp appaiono nei nuovi tab, sopra i “Più visitati” di Chrome e nell’angolo destro ogni webapp rimanda alle opzioni.
In basso il link Debug permette di scegliere dove e come aprire e mostrare le webapp.
Le ultime versioni di Google Chrome al primo avvio dopo il download mostrano una finestra per scegliere il motore di ricerca preferito da utilizzare nella Omnibox.
Oltre a Google e Yahoo! tra le opzioni appaiono (in maniera più o meno casuale) anche Bing!, Ask e Virgilio.
Nota col nome in codice di ‘Canary’, è una quarta e ulteriore versione sperimentale di Chrome, pensata per affiancare e non sostituire la copia stabile già installata. Per ora è disponibile sono per sistema operativo Windows all’indirizzo http://tools.google.com/dlpage/chromesxs.
Chromizer è un servizio online che trasforma qualsiasi immagine in formato PNG in un tema per Chrome e ne permette subito l'installazione.
È disponibile anche una breve video-guida: http://vimeo.com/13075196
All’indirizzo www.chromium.org/user-experience c’è una sezione di Chromium.org che raccoglie, descrive e presenta (in inglese) motivazioni, assunti e direttive alla base delle interfacce utente di Chromium e Chromium OS.
Le schede di Chrome (e Chromium) sono pronte ad accoglere le icone delle “webapps installabili” di Google.
Ecco cosa si trova nel sorgente di chrome://newtab/
#apps-section { padding: 10px 0px; border-top: 0;} #apps-launch-control { margin-top: 10px;} #apps-launch-control input { position: relative; top: 1px; margin-right: 0.2em; margin-left: 1em;}
Nelle build di Chromium è comparsa una novità: in “Impostazioni personali” c’è un link che recita “Control sync from Google Dashboard”.
Il link per ora rimanda solo alla homepage di Google ma in futuro si presume che si potrà scegliere cosa e come sincronizzare via Dashboard, il “cruscotto” che riassume varie opzioni e servizi collegati al proprio account Google.
Chrome Access è un’estensione non ufficiale che fornisce un accesso rapido alle pagine "interne" di Chrome (ad esempio quelle con le estensioni, con i plugin o per controllare il consumo di memoria) che hanno indirizzi del tipo about: e chrome://
Documento tecnico (in inglese) che descrive Courgette, nome dato al software di Google che gestisce e comprime gli aggiornamenti di Chrome poi inviati e proposti agli utenti.
Le ultime versioni di Chromium possono sfruttare -oltre a quello per Flash- anche il plugin per i PDF di Chrome. Ecco Chromium 6.0.464.0 (52058) con il plugin di Chrome 6.0.458.1 dev.
Lunga guida ufficiale (in inglese) per diagnosticare e correggere il caricamento, l'esecuzione e i possibili problemi di layout nelle pagine web e app in Chrome.
La cartella “Altri Preferiti” o “Other Bookmarks” presente nella barra dei preferiti di Chrome e Chromium non si può rimuovere o eliminare. La spiegazione (e giustificazione) di questa limitazione è contenuta nell’Issue 1459 di Chromium code.google.com/p/chromium/issues/detail?id=1459
Tra le (tante) cose in lavorazione c'è l'installazione contemporanea e ufficiale dei tre diversi "canali" di Chrome: stabile, beta e dev.
L'issue 35574 su code.google.com (http://code.google.com/p/chromium/issues/detail?id=35574) tiene traccia dei lavori su Windows, mentre il 38598 (http://code.google.com/p/chromium/issues/detail?id=38598) su Linux e il 38600 (http://code.google.com/p/chromium/issues/detail?id=38600) su Macintosh.
Realizzata da Google stessa, c’è un’estensione per Chrome chiamata Google Analytics Opt-out Add-on che "comunica al codice JavaScript di Google Analytics (ga.js) di indicare che le informazioni sulla visita al sito web non devono essere inviate a Google Analytics".
Da diversi mesi è impossibile usare Chrome OS/Chromium OS (e derivati recenti) tramite virtualizzatori. Questo messaggio sulla lista Chromium fornisce qualche indizio sul problema e fa ben sperare per il futuro.
Se avete scaricato e aggiunto una delle "installable webapps", nelle ultime versioni di Chrome l'icona non appare più in ogni nuovo tab. Il risultato è che non si può lanciare l'app. Questo succede perché è cambiata la sintassi del file manifest.json.
In un messaggio su Chromium Apps (e in quelli seguenti) ci sono alcune informazioni utli per rendere compatibili le webapp.
Importare i bookmark da un altro browser? Nulla di più facile: basta lanciare Google Chrome con il flag –first-run e verrà ripresentata la finestra di benvenuto che compare la prima volta che si usa Chrome.
Usando da terminale il flag –user-agent si può nascondere o camuffare lo User Agent di Chrome.
Ecco Chrome (su Ubuntu Linux) trasformato nel generico “brauser” grazie –user-agent=brauser come dimostra la verifica fatta su www.whatsmyuseragent.com
Lanciando Chrome da shell con –version il browser di Google si apre e chiude immediatamente emettendo sulla riga di comando la propria versione, incluso il canale.