La redazione? Non c'e'!
Lo scorso anno in un intervento – non a caso pubblicato su LiveJournal – Warren Ellis prospettava (e consigliava) il groupblog, il blog di gruppo come versione moderna della rivista antologica.
Lo scorso anno in un intervento – non a caso pubblicato su LiveJournal – Warren Ellis prospettava (e consigliava) il groupblog, il blog di gruppo come versione moderna della rivista antologica.
Panoramica su vari strumenti e tecniche per modificare il MAC address sul vostro Macintosh. >> Leggi il resto “Mac MAC spoofing”
Dopo aver letto la versione italiana di “The Perfect Thing” sono finito sul blog di Steven Levy. Navigando a ritroso ho notato con piacere un intervento in cui si affrontano le differenze tra un’intervista “vecchio stile” e quella condotta per Instant Messaging (se va bene) oppure con l’ormai standardizzato metodo di inviare per e-mail una lista di domande.
La questione non è nuova e il nocciolo avevo provato ad esporlo in passato, sintetizzando un piccolo sfogo apparso su BoingBoing nel 2003.
Levy, da bravo articolista (ed intervistatore) qual è, approfondisce altri aspetti accessori ed essenziali tra cui evidenzierei
Rispetto alla pagina o due della rivista stampata il maggior ‘respiro’ di una registrazione diffusa nella sua interezza* non necessariamente è a servizio dell’obiettivo. E del lettore.
* come file audio o trascrizione su un blog
Noto che continuano ad accumularsi i ‘followers’ su Twitter nonostante sinora non ci sia alcun link esplicito qui su nezmar.com al mio account. Ora c’è ;-)
Scritto questo e tenendo conto della funzione sociale che ricopre mi piacerebbe sfruttare in maniera meno ‘futile’ Twitter, proseguendo con esperimenti di micro-contenuto come le recensioni fatte in passato o qualche sistema di aggregazione delle discussioni.
La cosa che trovo più interessante è l’estrema facilità con cui si sviluppino idee e confronti incoraggiati grazie alla immediatezza dello strumento.
Talvolta scrivere un nuovo articolo o post risulta difficile perché necessita di pianificazione e si porta dietro un bagaglio di riflessioni e ripensamenti: su Twitter ci si può invece lasciar andare ad un “buona la prima”. Il passo successivo è appunto il concatenare e magari ripubblicare i microcontenuti visto che sono già disponibili sotto forma di feed, che è a tutti gli effetti la lingua franca di Internet.
For me it all began last year with ydn-delicious {at} yahoogroups(.)com/msg03572.html">a message on the Yahoo! Developer Network del.icio.us mailing list. In the message, thefangmonster[0] was introducing a a bookmarklet to make easier the saving of a particular tag when adding bookmarks on del.icious.
This particular tag is the “via:” one which is “intended to be a corollary to the for: tag, albeit an unofficial one”. It is in fact a totally unofficial tag[1], which nonetheless may help immensely in giving credit (whereand if credit is due) and keeping track of who your links are coming from.
How does it work?
As you can see it’s a small addition that can be very useful if you’re a writer (like me) or researcher, if you are interested in the inherent “social” features of bookmarking or simply if you like to think credits (and thanks) should have their a place on del.icio.us
Notes:
[0] who I’d like to thank for the epiphany
[1] although ydn-delicious {at} yahoogroups(.)com/msg00799.html">mentioned in summer 2005 in an offhand remark by del.icio.us founder Joshua Schachter.
[2] who also has a del.icio.us account.
[3] which after all should be expected since it looks like he got the original idea to use via: tags at the beginning of 2005
Trovare, ascoltare e scaricare musica su Internet in maniera gratuita e legale. >> Leggi il resto “Musica digitale… gratis?”
Era l’ottobre del 1997 quando il sito di “notizie per nerd (e) cose importanti” ha fatto per la prima volta capolino su Internet. >> Leggi il resto “Dieci anni di Slashdot”
Disponibile online una rigorosa disamina tutta in italiano sul social networking. Da leggere ma anche da modificare grazie alla versione via wiki. >> Leggi il resto “Social Network sotto analisi”
È in arrivo una generazione che scoprirà che la sua nascita è immortalata in ogni particolare sul sito dei genitori o di qualche amico. E che non si tratta necessariamente di una cattiva notizia. >> Leggi il resto “La (nuova) vita in diretta”
Per la serie “meglio tardi che mai” segnalo che il 24 luglio ho partecipato alla trasmissione radiofonica“Versione Beta” di Radio 2 con un intervento sulla memoria storica di Internet. >> Leggi il resto “Intervento a “Versione Beta” su Radio 2″
Una campagna di sensibilizzazione quantomeno curiosa quella del sito no-www.org che chiede la rimozione del noto prefisso negli indirizzi online. >> Leggi il resto “Abbasso il www”
Un po’ per curiosità e un po’ per dovere autoimposto sto leggendo “Professione giornalista”, di Sergio Lepri. >> Leggi il resto “Le “firme” al tempo dell’editoria sul web”
Qualche nota e considerazione sulla mia traduzione in italiano di “Burst Culture” di Warren Ellis. >> Leggi il resto “Warren Ellis – “Burst Culture” – Note alla traduzione in italiano”
Libera traduzione dall’inglese del testo di Warren Ellis intitolato “Burst Culture”, originariamente tratto da “Bad Signal”, la sua newsletter via email. >> Leggi il resto “Warren Ellis – “Burst Culture” – Traduzione in italiano”
Da una recente “Bustina di Minerva” di Umberto Eco sull’Espresso:
“[…] le informazioni che Internet gli mette a disposizione sono immensamente più ampie e spesso più approfondite di quelle di cui dispone il professore. E trascurava un punto importante: che Internet gli dice ‘quasi tutto’, salvo come cercare, filtrare, selezionare, accettare o rifiutare quelle informazioni.
A immagazzinare nuove informazioni, purché si abbia buona memoria, sono capaci tutti. Ma decidere quali vadano ricordate e quali no è arte sottile. Questo fa la differenza tra chi ha fatto un corso di studi regolari (anche male) e un autodidatta (anche se geniale).
[…] E infine [il professore] può mettere quotidianamente in scena lo sforzo per riorganizzare in sistema ciò che Internet gli trasmette in ordine alfabetico, dicendo che esistono Tamerlano e i Monocotiledoni ma non quale sia il rapporto sistematico tra queste due nozioni. […]
Nel testo di Eco, intitolato “A che serve il professore?” si parla di scuola e di docenti nell’era di Internet, connubio ancora problematico e tutto in divenire.
Mi pare però che la parte saliente del suo discorso (usare al meglio gli strumenti, mettere in prospettiva o quantomeno organizzare l’informazione) sia applicabile anche all’editoria ed agli articolisti, no?
E a prescindere dal fatto che che quanto scritto venga riprodotto su carta o su schermo o che chi lo abbia scritto sia un “giornalista” o un “blogger professionista”…
Due iniziative distanti geograficamente e come ambito ma entrambe avviate questa settimana che si rivolgono a valorizzare le notizie che rischiano di passare inosservate. >> Leggi il resto “Le notizie della sera”
Si amplia il novero dei procedimenti giudiziari che sfruttano in un verso o nell’altro le potenzialità dell’archivio e soprattutto della sua Wayback Machine, con esiti contrastanti. Unico risultato certo, la macchina è nei guai. >> Leggi il resto “Internet Archive, processo alla memoria storica”
Il governo del contestato presidente adotta (altri) provvedimenti restrittivi nei confronti dei navigatori. Basta molto poco per essere accusati di voler “distruggere lo stato”, mentre la Rete e’ condiderata “strumento dell’oppressore imperialista”. >> Leggi il resto “Zimbabwe: il bavaglio di Mugabe su e-mail e Internet”
Il vostro sito personale è del tipo www.pippo.dominio.it? Attenzione, c’è chi l’ha brevettato e sta iniziando a chiedere il pagamento delle licenze. Viaggio nel mondo delle rivendicazioni più sconcertanti della storia dell’hi-tech. >> Leggi il resto “Stop ai sottodomini?”
Informatizzazione, connettività e telefonia dei paesi dell’Europa dell’est alla soglia del loro ingresso nell’Ue. Arrivano segnali positivi, alcune sorprese, ma anche problemi e arretratezze rispetto ai vicini occidentali: una panoramica sul mondo ex socialista. >> Leggi il resto “Est est est, disse la Rete”