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Tag: geolocalizzazione

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E’ da almeno un anno che ho che fare con mappe e cartine online, coinvolto come osservatore e come utente in pieno da quello che è uno dei filoni su cui al momento stanno scommettendo in molti: la geolocalizzazione delle fotografie su Internet.

DSC00028Come articolista per Mytech mi sono ritrovato a seguire l’esordio e ascesa del geoposizionamento sui vari servizi di fotohosting, da Smugmug a Fotki a Zooomr fino al traguardo a fine estate scorsa su Flickr.

Ho da poco proseguito e riepilogato questa osservazione con un lungo speciale sulla geolocalizzazione delle foto digitali appena consegnato e che apparirà in uno dei prossimi numeri di Total Computer. Qui ho esplorato anche l’aspetto pratico provando l’accoppiata macchina fotografica digitale e ricevitore satellitare gps che aggiunge poi alle immagini latitudine e longitudine per automatizzare l’indicazione di dove sia stato effettuato lo scatto.

Al contempo, come utente invece tra giugno e ottobre ho segna(la)to nezmar.com, MusicBlob e Storie di Apple a vari elenchi e servizi italiani e stranieri tra cui anche BlogItalia. In quest’ultimo mi sono trovato dinanzi al problema di fissare sullo stivale anche la provenienza del sito inserito.

MVC-681FCome se ce ne fosse solo una! I contenuti del primo e terzo vengono scritti da dove mi trovo, che sia il BarCamp a Milano o una cena ABMUG a Teramo o il treno che mi porta a Ravenna e MusicBlob è frutto di una collaborazione con un socio che fa la spola tra almeno quattro città in altrettante regioni diverse.
Ho fatto dunque notare nei commenti del blog Deeario di Tony Siino, papà di BlogItalia, che:

molte provenienze non corrispondono a verità nel caso in cui a scrivere sono in tanti e di posti diversi o se chi scrive si sposta spesso. Sulla geolocazione c’è ancora molto da fare, e da dire…

BratislavaE’ uno dei due motivi per cui non ho approfittato se non in piccolissima misura della geolocazione delle mie foto su Internet. Pur avendo diverse immagini sia su Flickr che su Zooomr e sapendo che entrambi supportano -e caldeggiano- le geolocation mi sono sinora limitato a prove ed esperimenti molto limitati.

I motivi? Sicuramente per l’inquietudine di fondo sui possibili effetti sulla privacy ma un po’ per questa incapacità manifesta del segnaposto tecnologico di riflettere adeguatamente i movimenti del mio peregrinare tra l’Abruzzo e il Piemonte e la irrequieta vitalità delle mie attività in giro dentro e fuori l’Italia.