No, il 2016 non è l’anno della newsletter
Tre motivi per cui scegliere la newsletter come strumento di comunicazione e promozione potrebbe non essere una buona idea. >> Leggi il resto “No, il 2016 non è l’anno della newsletter”
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Adozione di nuove misure per rendere ancora più privata la posta degli utenti >> Leggi il resto “Google: crittografia anti-NSA per il traffico di Gmail”
Arriva la versione 2.0 dell’app ufficiale per gestire la posta di Gmail su iPhone e iPad: vediamo cosa c’è di nuovo >> Leggi il resto “Gmail per iOS: Google ci riprova”
Mozilla si riorganizza e compatta in un unico gruppo di sviluppo i suoi prodotti e strumenti per comunicare e interagire online, tra cui Thunderbird. >> Leggi il resto “Mozilla Messaging chiude e confluisce in Labs”
La nuova Priority Inbox individuerà i messaggi importanti e li organizzerà nella casella di GMail, con l’aiuto degli utenti. >> Leggi il resto “Sopraffatti dalle email? Arriva la Posta prioritaria di GMail”
Fervono i lavori per il rilascio della versione finale del client di posta targato Mozilla. >> Leggi il resto “Thunderbird 3: stiamo lavorando per voi”
Si aggiungono due opzioni per condividere i preferiti anche con chi non usa Delicious: su Twitter oppure tramite un messaggio di posta elettronica. >> Leggi il resto “Delicious: arriva la condivisione dei bookmark su Twitter e per email”
From: http://www.iht.com/articles/2009/03/05/technology/05basics.php
Your in-box should now be empty. Think of this as its optimal state — your goal, from now on, will be to keep this space as pristine as possible, either empty or nearly so. To realize that goal, live by this precept: Whenever you receive a new message, do something with it. Don’t read your e-mail and then just let it sit there — that’s a recipe for chaos.
Or for better answers.
Do we really need to answer and deal as fast as we can with our communication?
How about establishing a middle ground and letting simmer some of those e-mails a bit before oblit^^ answering?
Una nuova beta del programma, rinnovo del sito ufficiale ma anche problemi di risorse nello sviluppo, che penalizzano la funzionalità strategica di agenda. >> Leggi il resto “Le novità sul fronte Mozilla Thunderbird”
Creato da ex sviluppatori Mozilla, ecco una versione riveduta e potenziata di Thunderbird per gestire meglio le nostre comunicazioni, anche attingendo a servizi e risorse online. >> Leggi il resto “Postbox, un concorrente per Thunderbird (gallery)”
Un’idea antica rimessa in pratica con un servizio moderno: aggirando le e-mail grazie al Web 2.0. >> Leggi il resto “Questo messaggio si autodistruggerà…”
Un servizio di consegna messaggi in automatico e con la sicura. Per cautelarsi in caso succeda qualcosa o come sistema di avvertimenti. >> Leggi il resto “Prepariamoci al peggio con un’e-mail”
È l’erede di Pine. Ed ha anche una versione online, per chi vuole una webmail da vero smanettone. >> Leggi il resto “Alpine: la nuova posta a linea di comando”
Dopo aver letto la versione italiana di “The Perfect Thing” sono finito sul blog di Steven Levy. Navigando a ritroso ho notato con piacere un intervento in cui si affrontano le differenze tra un’intervista “vecchio stile” e quella condotta per Instant Messaging (se va bene) oppure con l’ormai standardizzato metodo di inviare per e-mail una lista di domande.
La questione non è nuova e il nocciolo avevo provato ad esporlo in passato, sintetizzando un piccolo sfogo apparso su BoingBoing nel 2003.
Levy, da bravo articolista (ed intervistatore) qual è, approfondisce altri aspetti accessori ed essenziali tra cui evidenzierei
Rispetto alla pagina o due della rivista stampata il maggior ‘respiro’ di una registrazione diffusa nella sua interezza* non necessariamente è a servizio dell’obiettivo. E del lettore.
* come file audio o trascrizione su un blog
“Email questionnaires are not interviews” è il succo di una riflessione (o una semplice constatazione?) che risale al 2003.
È però tutt’ora attuale e valida.
Di cosa parla la riflessione? delle profonde differenze che esistono tra una semplice lista di domande (immutabili) a cui si riceve una risposta (in differita) e una vera intervista. Quest’ultima dovrebbe essere frutto di interazione (in tempo reale) ed insieme ad alcuni svantaggi per chi la cura porta anche evidenti vantaggi, sopratutto per chi legge.
Avendo condotto entrambe le forme di ‘intervista” per svago (autori di fumetto) e per lavoro (articoli sull’ICT) sottoscrivo la riflessione e direi la differenza sia percepibile anche “a pelle” semplicemente (ri)leggendo qualche articolo e colloquio pubblicati su testate negli ultimi anni.
Prima o poi mi avventurerò ad esplorare la forte commistione di fumetto e Information Technology nelle opere dello scrittore britannico Warren Ellis, che su Internet è anche articolista e commentatore per Suicide Girls e Reuters nonché osservatore, animatore, ricercatore e scopritore di curiosità e di riflesso blogstar (grazie all’amicizia con la crew di BoingBoing.net).
In questa occasione mi limiterò ad un dettaglio in cui mi sono imbattuto traducendo in italiano il primo volume di “Desolation Jones”: l’uso strumentale della posta elettronica e di GMail da parte di Ellis.
In una vignetta del primo numero della serie si vede chiaramente il mittente da GMail, che corrisponde all’intermediario di Jones, Jeronimus Corneliszoon, avvocato e ex-spia come il protagonista e gran parte dei personaggi coinvolti nella vicenda.
Corneliszoon, vista la sua peculoarità (che non intendo svelare a chi non ha letto il fumetto) ha l’account manofmeat {at} gmail(.)com. Ho provato a scrivere all’indirizzo che è stato registrato da qualcuno (lo stesso Ellis? qualcuno della casa editrice?) ma senza risposta.
Aggiungo che anche andersklimakks {at} gmail(.)com, account che porta il nome di un pittoresco personaggio di The Filth dello scozzese Grant Morrison, non è disponibile (sì, ci avevo provato io).
E no, anche in questo caso non ricevuto alcuna risposta ai messaggi inviati.
I tipi di BugMeNot hanno colpito ancora: al database per aggirare le registrazioni obbligatorie e fruire di contenuti online, si affianca ora anche un servizio complementare di email “usa e getta”. >> Leggi il resto “Le e-mail a perdere di BugMeNot”
E-mail, feed e anche Sms per persone impegnate e con poca memoria: ora è più facile tenere a mente, grazie ai servizi su Internet, appuntamenti, incontri, impegni, ricorrenze e altro ancora. >> Leggi il resto “Per non dimenticare più – Web 2.0, i siti della settimana (79)”
È arrivato quello che si propone come l’erede dello storico client di posta elettronica della Qualcomm, Eudora. Ma per ora le novità sono poche. >> Leggi il resto “La rinascita di Eudora. O forse no”
Un’aggiunta per applicare il metodo Getting Things Done alle nostre email in Microsoft Outlook >> Leggi il resto “Clear Context IMS per Outlook”