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L’incredibile Syllable OS

Aperto, veloce, moderno e rivolto all’utente finale: ecco il giovane ma ambizioso SyllableOS.

di Nicola D’Agostino

Tra i numerosi progetti di nuovi sistemi operativi per piattaforma x86 nati e sviluppati per passione e in maniera indipendente nonché libera uno dei nomi più interessanti degli ultimi anni è quello di Syllable.

Syllable nasce nell’estate del 2002 dalle ceneri del progetto AtheOS, che puntava idealmente a riproporre molti dei concetti dell’AmigaOS ma all’epoca era risultato stagnante.
Da AtheOS, oltre a diversi collaboratori, Syllable ha ereditato anche del codice sorgente e soprattutto l’obiettivo: creare un sistema operativo stabile ed affidabile ma al tempo stesso facile da usare, rivolto all’utente home e small office. A distanza di tre anni, anche se c’è ancora molto da fare, Syllable si presenta come un progetto accattivante non solo per gli appassionati.

la finestra di login di Syllable

L’avvio è estremamente rapido (una decina di secondi), l’interfaccia è grafica ed è curata e reattiva, ci sono multiutenza, multitasking preemptive e multithreading, supporto multiprocessore e a diverso hardware e periferiche, un file-system nativo a 64 bit con journaling (l’AFS, AtheOS File System), implementazione di rete Ethernet e una dotazione software che comprende diversi programmi utili (Internet, scrittura, ascolto audio, ecc.).

L’OS è particolarmente interessante anche dal punto di vista del potenziale sviluppatore: Syllable viene rilasciato sotto licenza GPL, dispone di API in C++ a oggetti, punta alla compatibilità POSIX (si afferma del 99%), offre una shell con tool di sviluppo GNU (GCC, Glibc, Binutils, Make) e in generale permette (ed ha già pronto) il porting di strumenti standard diffusi tra cui Emacs, Vim, Perl, Python e il web server Apache.

Reperire Syllable

Syllable si può ottenere in tre forme: due gratuite e una a pagamento. Per tutte l’url di riferimento è www.syllable.org/get.php.
La prima opzione consiste nel Syllable Basic CD, un’immagine iso da una cinquantina di mega compressa (con gzip) e da masterizzare su CD per poi avviarci il computer ed installare il sistema su disco o partizione.
Un po’ più completa e consigliata per chi vuole solo un "assaggio" delle potenzialità è il Live CD, anche qui un’immagine iso compressa (in bz2) che restituisce poi un file da 150Mb da masterizzare. Rispetto alla precedente c’èèqualcosa in più e soprattutto preziosa è l’utilizzabilità immediata, grazie all’accesso con interfaccia grafica e all’uso dei programmi inclusi.

In alternativa, pur essendo free software con tutti i crismi della GPL, di Syllable si può anche optare di sostenere economicamente lo sviluppo acquistando una speciale versione "Premium". Per 10 dollari o 7.5 Euro (spese di spedizione incluse) si riceve una versione espansa del Live CD gratuito che fa anche da disco d’installazione e che contiene parecchio materiale utile: dagli upgrade alla documentazione al sorgente a molti dei programmi esistenti per Syllable.

Prova su strada

Abbiamo provato la versione Live CD di Syllable 0.5.7 (l’ultima rilasciata) masterizzandola su CD.

Si conferma il caricamento ultrarapido: in pochi secondi siamo alla finestra di login. Qui le scelte sono due: un utente ospite, "guest" (con password guest) e uno amministratore, il classico "root" (anche qui la password è speculare root).

il dock di Syllable OS

Una volta entrati l’interfaccia pare un mix di Gnome e KDE, con un tema pulito ed essenziale e una barra, chiamata dock, posizionata in alto (ma si può spostare) che raccoglie finestre ed applicazioni aperte e che replica il famigerato pulsante "Start" introdotto da Windows95.

La scrivania ha alcune icone di directory e programmi utili, oltre all’immancabile cestino.

Il corredo fornito è minimo: ci sono un programma terminale per usare la shell, e-mail (Whisper) un web browser (ABrowse), client di Instant Messaging, riproduzione audio, Xpdf per visualizzare i PDF, qualche gioco ed altro (non moltissimo a dire il vero).

desktop, directory e shell di Syllable

I dati dell’utente sono organizzati sotto la sua "home" e le preferenze (o i settaggi che dir si voglia) che pilotano risoluzione, temi grafici, font, networking, amministrazione degli account, ecc, sono singoli programmini nella cartella "Preferences". Questi ultimi, come anche gli applicativi installati sono accessibili anche dal pulsante simil-Start ma -stranamente- non dal menù contestuale che si invoca col tasto destro, che presenta solo l’opzione per creare una nuova cartella.

Impressioni d’uso (e qualche critica)

Syllable è un sistema che chiaramente si rifà in molti punti a GNU/Linux ma che adotta anche soluzioni di altri OS come Amiga e BeOS: per i patiti di questi ultimi ci sono skin per replicarne il tema grafico.

A livello di compatibilià hardware non abbiamo avuto problemi con lo schermo né con le periferiche di input, tutte wireless e USB. Meno fortuna con il modem, sempre USB: Syllable ha -per ora- solo il supporto PPPoE (niente PPP) e non c’è stato verso di comunicare o configurare la nostra ADSL non-Ethernet.

Abbiamo inoltre trovato spartana, forse troppo, la dotazione di programmi.
Qualcosa si può integrare grazie al sito che raccoglie gli applicativi esistenti ma anche attingendo al sito rimangono notevoli lacune. Le più gravi sono nel reparto "Office", in quello grafico (ci sono perlopiù viewer ma non editor) e multimediale oltre che nella navigazione web (tranne il citato ABrowse tutti gli altri sono a linea di comando).
Non rimane che augurarsi che Syllable possa al più presto aggiungere nuove funzionalità, magari grazie ad altri porting dal mondo free e open: è un sistema originale e ben pensato che merita di crescere e conquistare nuovi utenti.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su "Hackers Magazine" n. 30 del 11/2005