Due comiche e tenere riletture del difficile rapporto tra Anakin Skywalker e i suoi due piccoli ribelli

di Nicola D’Agostino e Serena Di Virgilio

“Dart Fener, Signore Oscuro dei Sith, guida l’Impero Galattico contro l’eroica Alleanza Ribelle. Prima di potersi occupare dei Ribelli, Lord Fener deve però prendersi cura di suo figlio di quattro anni, Luke Skywalker…”

È la premessa su cui si basa “Dart Fener e figlio”, divertente fumetto “per bambini” realizzato da Jeffrey Brown e che, con il suo seguito, “Dart Fener e la sua principessina” è stato pubblicato in Italia da Panini 9L.

Si tratta di due piccoli ed agili libretti con perlopiù vignette singole in cui l’universo di George Lucas viene reinterpretato, in forma autorizzata, dalla sarcastica penna di Brown. autore capace sia di storie comiche che di racconti autobiografici intimisti.

Brown trasforma i drammatici scontri cinematografici tra Darth Vader/Dart Fener e i suoi figli in una serie di buffi quadretti tratti da una paradossale commedia familiare, in cui il cattivo della trilogia originale si ritrova a dover crescere un Luke bambino e poi ragazzo e una Leia adolescente. E scopre a sue spese quanto sia dura essere un Signore Oscuro dei Sith e al tempo stesso un padre a tempo pieno!

I due libri, disegnati con tratto semplice e morbido e dai colori solari, sono solo apparentemente rivolti a un pubblico di bambini. A gustarseli appieno sono invece i grandi, vuoi perché vicini al ruolo e alle situazioni in cui si trova Dart Fener, vuoi perché appassionati di Star Wars: Sono loro a poter cogliere tutti i riferimenti, citazioni e inside-joke su cui si basano le scenette, che spaziano dall’utilizzo improprio della Forza alle mise di Leia, sino alle frecciate su Jar Jar Binks.

“Dart Fener e figlio” e “Dart Fener e la sua principessina” sono due piccoli libri cartonati di forma quadrata di 64 pagine a colori. Sono editi da Panini Comics nella collana Panini 9L e proposti a 9,90 Euro cadauno.

Nota: tutte le immagini sono copyright Lucasfilm Ltd e Panini Comics per l’Italia.

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