Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Sonata per Apple e orchestra

Al Macworld 2004 di San Francisco la musica regna sovrana: dai mini iPod ai pacchetti software iLife con GarageBand, un kit musicale fai-da-te. Un inno alla creatività, con qualche stonatura.

di Nicola D’Agostino

Anticipato da una ridda di voci, indiscrezioni e proteste ha avuto il via a San Francisco lo scorso martedì 6 gennaio il MacWorld 2004, aperto dalla ormai rituale presentazione del Ceo di Apple, Steve Jobs.

La prima parte è stata dedicata al punto della situazione sul sistema operativo e alla complessa transizione verso l’attuale versione di Mac OS X, Panther. Questo ora vanta 10.000 applicazioni native ed è installato sul 40% del parco macchine, poco più di 9 milioni di utenti.

Tra le altre novità di rilievo la versione 2 del software video di fascia media Final Cut Express, disponibile a breve a 299 euro (oppure a 99 euro per l’aggiornamento) e soprattutto una nuova versione della suite per ufficio di Microsoft.

Nonostante l’interruzione dello sviluppo di Explorer per Mac e qualche ventilato contrasto tra le due aziende, si conferma il tranquillizzante arrivo di un rinnovato Office 2004, che sarà finalmente di nuovo disponibile anche in versione italiana. Sempre in casa Microsoft fervono inoltre i preparativi per una versione 7 del software di emulazione Virtual Pc, compatibile anche con i PowerMac G5 e addirittura, un’ulteriore edizione di Office.

Disattese invece molte delle aspettative sui nuovi processori G5 più potenti e sui modelli radicalmente nuovi di computer Macintosh per festeggiare il ventesimo anniversario della mela.

In zona hardware l’attenzione è stata tutta rivolta all’adeguamento della linea X-Serve al processore G5, disponibile in versione mono e biprocessore, con fino a 750 GByte di disco e anche in versione RAID. Il settore server è un mercato a cui l’azienda di Cupertino guarda di recente con sempre maggiore attenzione, come dimostra anche il rilascio del sistema software per il clustering denominato Xgrid.

In quanto all’anniversario dei vent’anni del Macintosh, Jobs ha mostrato lo storico spot realizzato da Ridley Scott, “1984” (anche se in una curiosa versione aggiornata in cui la protagonista ha un iPod alla cintola) e spiegato come sia stata Apple a infrangere le “regole” all’epoca. L’evento verrà celebrerato adeguatamente nel corso del 2004, un anno che dovrebbe riservare parecchie sorprese.

Molto spazio è stato dedicato al pacchetto software iLife 04, presentato come l’office della creatività personale, disponibile dal 16 gennaio al costo di 49 euro che non solo offre aggiornamenti rilevanti dei programmi iPhoto, iMovie e iDVD, ma anche un nuovo software audio, GarageBand.

Presentato sul palco con l’ausilio del chitarrista John Mayer, GarageBand è un altro “figlio” dell’acquisizione della tedesca Emagic e offre all’utente domestico un pacchetto per la produzione di basi, registrazione, mixer, manipolazione di loop e altro ancora. Sono da subito disponibili anche accessori come il Jam Pack con loop, strumenti, effetti ed amplificatori addizionali a 99 euro e una tastiera midi.

Confermato anche il pieno successo dell’iTunes Music Store: raggiunta la quota di 30 milioni di brani venduti (con qualche acquirente che è arrivato a spendere quasi trentamila dollari) e, secondo indagini Nielsen/NetRatings, una percentuale addirittura del 70% del mercato di vendita di audio in Rete per quello che è stato definito il più grande negozio di musica on line del mondo, con un catalogo di 500.000 titoli, tra cui molti di musica classica. Al via la colossale iniziativa di promozione combinata di Pepsi e Apple e in preparazione una collaborazione con la rivista Billboard che sullo Store presenterà le sue classifiche con tutte le canzoni che hanno fatto la storia delle musica.

Per ultimo l’annuncio più atteso che ha lasciato alcuni perplessi. L’offerta dei riproduttori iPod, di cui sono stati venduti sinora due milioni di esemplari, oltre all’innalzamento della capienza del modello base a 15 GByte (a prezzo immutato di 349 euro), si è arricchita con l’esordio di una linea di coloratissimi “mini iPod”.

Più piccoli come dimensione e spessi solo un centimetro e mezzo, i nuovi iPod puntano a contrastare i lettori della concorrenza basati su memorie flash, ma hanno all’interno un disco fisso ultrasottile Hitachi da 4 GByte di capienza e possono contenere 1000 canzoni: il prezzo negli Usa (in Europa bisognerà aspettare fino ad aprile) è di ben 249 dollari, solo 50 meno dei “fratelli maggiori”. Il costo ha di fatto deluso chi si aspettava un prodotto meno elitario e più accessibile anche se gli analisti avvertono che questo avrebbe cannibalizzato gli iPod “normali”, che a fine anno detenevano un invidiabile il 31% del settore.

In definitiva il Macworld 2004 si conferma come un evento pesantemente incentrato sulla musica (forse fin troppo: alcune critiche in questo senso hanno definito l’evento come una lunga e noiosa ‘demo’), un settore che è diventato fondamentale per Apple: l’iTunes Music Store garantisce all’azienda un posto di primissimo piano sul mercato (e l’attenzione costante dei media) e sopratutto le vendite dell’iPod rappresentano una fetta sostanziale del fatturato e fanno da traino per gli altri prodotti.
Per questo vale forse la pena anche affrontare lo scontro in tribunale con l’altra Apple, quella dei Beatles, tuttora assenti dal repertorio in vendita su iTunes.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it