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Sniff n Grab – Aste vincenti… per sbaglio

A caccia di affari su eBay, grazie agli errori di battitura.

di Nicola D’Agostino

Uno degli effetti delle comunicazione elettronica e specialmente di quella online è la minore attenzione all’ortografia e al modo in cui scrivono parole e nomi. Mentre in un messaggio informale pochi ci baderanno in altri casi, come nelle aste di eBay, i risultati possono essere ben diversi. Tra l’enorme quantità di oggetti messi in vendita ogni minuto molti hanno errori di battitura o di grammatica e spelling nelle descrizioni con il risultato che i venditori poco attenti (o un po’ dislessici) non trovano un acquirente. Oppure vendono gli oggetti a prezzi molto più bassi del normale.

Gli errori involontari nelle descrizioni infatti non vengono corretti in automatico come nelle ricerche e penalizzano chi vende e soprattutto possono rivelarsi dei preziosi alleati di chi vuole fare qualche affare. In queste aste “nascoste” è infatti facile aggiudicarsi in tutta tranquillità oggetti a prezzi interessanti senza troppa competizione da altri: celate ai più dall’errore basta sapere cosa e come cercare, magari inserire invece di “palm pilot” la variante “plam pilot” oppure “ruoter” invece di “router”.
Anche se il trucco è in giro da parecchio tempo, almeno dagli inizi del 2000, richiede un po’ di inventiva e una buona dose di tempo e voglia per provare i possibili intrecci di parole nella ricerca.

Per fortuna ora esiste un sito apposito che offre comodamente proprio questo servizio: scandaglia eBay alla ricerca di errori. Si chiama MisspelledAuctions.com ed è un motore di ricerca molto particolare che per ogni termine inserito fruga tra le aste le possibili varianti errate. Ad esempio se digitiamo “motherboard” verranno cercate ben 20 combinazioni e cioè “otherboard,mtherboard,moherboard,moterboard,mothrboard,motheboard,motheroard,motherbard,motherbord”. E se la cosa sulle prime può sembrare esagerata o un po’ ridicola i risultati sono invece immediati e interessanti dato che, con nostro stupore, subito in cima nella lista compaiono diverse “moterboard”, “motheboard” e “mothrboard”. E allora, cosa aspettate? Alla ricerca. Anzi alla riecrca.

Una versione di questo articolo è probabilmente stata pubblicata su "Hackers Magazine" n. 31 del 11/2005