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Scrittura online: andare sempre al dunque e subito?


Su una guida per blogger leggo:

Dovete sempre pensare che chi legge ha poco tempo. Gli attacchi interminabili ai post sono inutili. Andare al dunque. Subito, nelle prime tre righe, è fondamentale. Non siamo su L’Europeo; qui bisogna scrivere tutto e subito. Vi dovete domandare sempre:”Dov’è la notizia? Qual è il succo?” di solito si può condensare agevolmente in mille battute. Facendone avanzare novecento.

Su Storie di Apple[1] parto dall’assunto che chi mi legge ha tempo. Tempo di fermarsi e immergersi nella ricostruzione storica su cui ho lavorato quattro giorni o anche dieci mesi, ha tempo di andare a vedersi i link che ho messo, di consultare i tag, addirittura di rileggere il testo. O semplicemente di onorare con un po’ del suo tempo il lavoro che ho fatto.

Se c’è un attacco interminabile è perché dopo c’è qualcosa che secondo me lo richiedeva. Un qualcosa che magari arriva al dunque molto dopo, dopo il “more”, magari alla fine.
Siete su Storie di Apple[1] e il tutto e subito è relativo[2]: la notizia potrebbe anche non esserci. In quanto al numero di battite se volete solo la brevità ci sono altri siti italiani[3] o le fonti primarie.

Io rivendico il diritto a contenuti e riflessioni dal respiro un po’ più ampio di quello che entra nella homepage o nella schermata di un feed reader.

Se la scrittura e il giornalismo online vogliono fare un salto di qualità bisognerà anche che ci si confronti con le riviste e si dimostri che le si può eguagliare e superare in spessore e densità di informazioni.
Non so voi ma io ci sto provando. :)


Note:
[1] o su MusicBlob o Benvenuti a Sealand! o altro sito in cui come autore e curatore ho un ruolo non secondario

[2] scrivo spesso di argomenti “vecchi” e rispolvero informazioni in circolazione da anni se non decenni

[3] su alcuni di questi siti ci lavoro e ovviamente mi adeguo alle direttive redazionali esistenti (anche se non necessariamente le condivido in toto)