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Salvate le (nuove) tecnologie

Attivismo on line per difendere i prodotti innovativi e utili ma sgraditi all’industria informatica e dell’intrattenimento.

di Nicola D’Agostino

È con fare ironico e quasi giocoso che la Eff, la Electronic Frountier Foundation, ha deciso di aumentare l’attenzione sulla difesa dei diritti dei consumatori e dei produttori tecnologici non allineati.

La storica organizzazione no-profit, infatti, ha approntato una nuova sezione del suo sito in cui spiega le sue ragioni e presenta una lista di prodotti hardware, software e in generale di tecnologie gradite e utili agli utenti ma che cozzano palesemente contro gli interessi commerciali delle lobby dell’industria informatica, di quella dello spettacolo e della musica, preoccupate di perdere le proprie posizioni di monopolio o perlomeno di vantaggio.

Secondo la Eff molte di queste aziende, forti della loro influenza economica e politica, stanno attivamente combattendo e reprimendo o, addirittura, bloccando o regolamentando sul nascere a livello governativo tutte le novità a loro sgradite.

Sotto l’etichetta di “Endangered Gizmos” (“aggeggi a rischio d’estinzione”) corredata da un logo tipo safari, ecco quindi catalogati esemplari tecnologici del presente e del passato ognuno con la propria scheda su vicissitudini, genere, nemici e specie correlate, proprio come se si trattasse di bestie esotiche trattate dal Wwf.

Le categorie sono eloquenti: “estinte” (Napster 1.0, il capostipite del filesharing centralizzato, software per la copia di Dvd ), “a rischio” (convertitori digitale/analogico, schede di ricezione Pc per la Tv ad alta risoluzione, masterizzatori e sistemi per registrare i flussi audiovideo streaming o proprietari) e “salvate” che includono i casi recenti o storici (i videoregistratori Betamax della Sony, le cartucce toner rigenerate Lexmark, il telecomando aprigarage universale), alcuni dei quali risolti anche grazie all’operato e alla presa di posizione dell’Eff.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it