Safari 4 beta: vediamolo da vicino
Più veloce, più spettacolare: migliorato nelle funzioni e nell'aspetto sia su Macintosh che su Windows. Diamo un'occhiata approfondita alla più recente evoluzione del browser di Apple.
di Nicola D’Agostino
Al primo lancio, Safari 4 mostra una breve ed evocativa presentazione animata, non dissimile da quelle dopo l’installazione dei sistemi operativi su Macintosh.
La nuova interfaccia di Safari 4 ha i tab in alto, sopra la barra degli indirizzi. Il richiamo a Google Chrome (e prima ancora a Opera) è evidente ma Apple ha scelto una strada sua, con un’integrazione più omogenea e separazioni meno nette tra tab e resto dell’interfaccia.
Safari 4 in versione Windows.
Safari 4 prende in prestito l’interfaccia Coverflow di iTunes e già adottata in Mac OS X 10.5 Leopard. Qui la vediamo applicata alla visualizzazione (e ricerca) nella History, la cronologia dei siti web visitati.
La funzione Top Sites di Safari 4 è un altro prestito da Chrome. È una lista, disposta a muro (come nelle pubblicità di Apple TV) di anteprime dei siti più visitati. Si può usare come bookmark rapido o “starting page” e con la stella nell’angolino ci segnala nuovi contenuti se i siti hanno un feed.
La schermata Top Sites si può modificare spostando, eliminando o “fissando” le singole anteprime. Si può inoltre variare la dimensione e quindi il numero dei siti presenti.
L’effetto Coverflow è applicato anche alla gestione dei bookmark, feed compresi, aiutando oltre che nella History a “sfogliare” ed identificare con maggiore facilità e precisione gli indirizzi archiviati.
Le anteprime grafiche in Safari 4 non vengono generate in automatico ma vengono attinte, come per la History, dalla cache del browser. Perché compaiano bisogna aver visitato almeno una volta l’indirizzo web (o visualizzato il feed).
Lo Smart Search Field di Safari 4 aiuta l’utente nella ricerca con suggerimenti automatici di Google o dalla lista delle interrogazioni recenti.
In Safari 4 sono stati potenziati gli strumenti a disposizione degli sviluppatori web. Ecco il pannello Elements che permette di esaminare il sorgente HTML del sito web aperto, anche in maniera schematica.
Con il Web Inspector si può invece esaminare l’elenco ed il tempo di caricamento degli elementi che compongono la pagina web. Le funzioni per sviluppatori web sono disponibili da un menù Developer, attivabile dalle preferenze del browser.
Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it