Resta di stucco, è un Buffertrucco!
Una manciata di tecniche e suggerimenti per utilizzare meglio online service Buffer, il servizio online che consente di programmare la pubblicazione sui social network.
1. Url che funzionano. Sempre
Lo sapevate che è possibile programmare su Buffer anche post di WordPress (o altri CMS) prima che vengano pubblicati? Non è necessario pubblicare per avere l’url da usare, basta usare quello che compare quando si crea una bozza, che nel caso di WordPress termina con ?p=numero
.
È una tecnica utile per portarsi avanti con la promozione anche se il contenuto non è ancora online, magari perché lo si sta terminando o lo si vuole far uscire all’ultimo momento. E soprattutto per assicurarsi che il link funzioni anche se il titolo (e l’url “semantico”) per qualche motivo cambia.
2. La precedenza a Twitter
Anche dopo che Twitter ha alzato il limite da 140 a 250 caratteri, è una lunghezza inferiore a quella a disposizione su altri social network. Per evitare di dover tagliare del testo, meglio scrivere il messaggio prima per Twitter e poi attivare i pulsanti per gli altri servizi (Facebook, LinkedIn, ecc.) ed eventualmente aggiungere qualche parola o tag/menzione.
3. Un’immagine vale più di mille anteprime
Buffer mette le mani avanti e non garantisce che su facebook (o altrove) l’url venga automaticamente trasformato in un’anteprima del contenuto sul sito. Perché allora non andare sul sicuro e optare per un’immagine invece dell’anteprima del link?
5. buff.ly? No, grazie 🙂
L’abbreviatore di url incorporato Buffer, basato sul dominio buff.ly, è comodo se avete un account a pagamento e siete interessati alle statistiche ma nasconde l’url di destinazione e può avere controindicazione a livello di immagine o per le anteprime dei link (YouTube o Spotify, per fare due esempi). Fortunatamente è possibile disattivare l’abbreviazione di buffly, andando nella sottosezione “Settings” e scegliendo “No Shortening”.
Il logo di Buffer è (C) di Buffer ed è tratto dalla sezione “Press” del sito web.