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Quick Time 7: innovativo

Disponibile la piĆ¹ recente edizione del software a tutto multimedia targato Apple e destinato a costituire il cuore pulsante del nuovo sistema operativo di casa. Molti i tratti di rilievo, a cominciare forse dalla mancanza di una versione-Windows.

di Nicola D’Agostino

Stretta tra l’attesa del nuovo sistema operativo, le novità software e quelle hardware ancora più recenti, è passata sostanzialmente inosservata la disponibilità della settima versione di Quick Time componente chiave del multimedia professionale di Apple.

Diffuso anche nel mondo Windows e punto di riferimento per gran parte dei trailer cinematografici on line, il player gratuito di Quick Time versione 6 è stato scaricato più di 250 milioni volte.
Ora, a poche ore dalla consegna e dall’arrivo nei negozi di Mac Os X 10.4, Apple Store mette in vendita Quick Time 7 Pro, che include il nuovo codec video standard Mpeg H.264.

H.264 alimenta numerose funzionalità del prossimo sistema operativo Apple, tra le quali la chat audio-video a più persone, e promette in generale un futuro ancora più all’insegna della qualità, del risparmio di spazio e banda e di scalabilità, garantendo la compatibilità con i telefonini di terza generazione e i nuovi supporti Hd-DVD o Blu-ray. Quick Time 7 Pro, che permette oltre alla fruizione anche il salvataggio, l’esportazione e alcune funzioni di editing, è venduto esclusivamente on line a 29.99 euro (Iva inclusa), ritocco verso il basso dei 42 euro richiesti per di Quick Time Pro 6 (per cui non esistono purtroppo offerte di upgrade di licenza).

Interessante notare inoltre come, a sorpresa, il software sia supportato anche dall’attuale e vecchio Mac Os X 10.3 (richiesta la 10.3.9), probabilmente per necessità tecniche degli ultimi strumenti video rilasciati al Nab e che, almeno per ora, non ci sia ancora la versione per piattaforme Windows.

Secondo alcune speculazioni raccolte in Rete, l’esordio di Quick Time 7 per Windows sarebbe strettamente collegato a un nuovo iTunes, che potrebbe sfruttare il codec H.264. Il risultato potrebbe dare vita a un ambizioso salto di qualità nell’offerta commerciale on line di Cupertino, che non si limiterebbe più alla sola vendita di brani audio ma anche a quella di film e video musicali.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it