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Quel Requiem non piace ad Apple

Apple diffida chi fornisce l’hosting a un software per la rimozione del DRM Fairplay usato sull’iTunes Store.

di Nicola D’Agostino

O meglio: potrebbe non piacere ai partner dell’azienda che le forniscono i contenuti per la distribuzione in digitale. È così che ha luogo una nuova azione repressiva che vede Apple mandare una diffida a chi forniva l’hosting a Requiem, software per la rimozione del DRM Fairplay usato sull’iTunes Store.
Sul sito correlato (e colpito da diffida) hymn-project si abbozza ma si risponde anche con il consiglio di boicottare lo Store di Cupertino a favore di concorrenti dai formati e licenze più aperti e liberi.

fairplayNei commenti di The Unofficial Apple Weblog da cui arriva la notizia si fa notare che ancora una volta sarà solo questione di (pochissimo) tempo perché il software venga reso disponibile e si sottolinea un dettaglio non da poco: che Requiem era uno strumento rivolto a chi aveva acquistato legalmente i file e voleva solo usufruirne con maggiore libertà e meno restrizioni arbitrarie (magari ascoltando la musica su più dispositivi di quelli concessi).

Da qui il dubbio legittimo che quella di Apple sia di nuovo un’azione di facciata come già nel caso di PlayFair, il cui ideatore “DVD Jon” Johansen per ironia della sorte proprio in questi giorni sta lanciando un servizio online universale per la rimozione del DRM.

Immagine tratta da www.macuser.com

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it