Prova su strada MacBook 13″: sotto sforzo
Ecco a cosa è stato sottoposto il nuovo MacBook 13″ di policarbonato bianco nel tentativo di capirne l’affidabilità e i limiti e nella speranza di sentirne azionarsi la ventola.
di Nicola D’Agostino
A volte un’immagine vale più di tante parole.
Questa schermata, che su Flickr ha anche diverse note, è esemplificativa di ciò a cui è stato sottoposto il nuovo MacBook 13″ di policarbonato bianco nel tentativo di capirne l’affidabilità e i limiti e nella speranza di sentirne prima o poi azionarsi la ventola.
Ci sono riuscito solo dopo un’ora di tentativi ed aver lanciato tanti programmi e attività impegnative.
La ventola si è infine azionata quando è stata tolta l’alimentazione elettrica e il portatile, a batteria, con QuickTime ha iniziato la conversione un filmato da 600MB in un formato adatto all’iPhone e contemporaneamente il Finder effettuava uno svuotamento del cestino in modalità sicura (cioé con sovrascritture multiple).
Nel frattempo iTunes riproduceva musica, c’erano tre browser attivi, un DVD in riproduzione, Eudora (grazie a Rosetta) scaricava la posta, GarageBand mostrava una lezione, Skype e Adium erano aperti e tanto altro ancora.
Il risultato di tutto questo sforzo? Oltre al (lieve) ronzio della ventola, ho notato un leggero aumento del calore prodotto e una diminuzione della reattività del MacBook, sensibile ma non tale da renderlo inusabile.
Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it