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Progetto Ogg: libera il multimedia!

Un multimedia completamente free. È questo l’obiettivo degli sviluppatori di Xiphophorus, che puntano a spodestare Mp3.

di Nicola D’Agostino

La rivendicazione di proprietà della tecnologia alla base dell’Mp3 è stata vista come una minaccia nei confronti del principio stesso della libera diffusione della musica (e quindi dell’informazione). La risposta degli ambienti dell’open source, sostenitori accaniti degli standard aperti, è stata dapprima la realizzazione di programmi di codifica degli Mp3 che non usassero l’algoritmo incriminato.

A un gruppo di sviluppatori noti come Xiphophorus, però, questo non è parso sufficiente, tanto da proporre un nuovo standard audio “davvero” aperto e libero, Ogg Vorbis, parte di un progetto più vasto (Ogg appunto), che mira a creare standard anche per filmati e altri tipi di oggetti multimediali, Vorbis si propone di sostituire l’Mp3, mantenendo tutte le sue popolari caratteristiche di compressione e qualità (anzi, migliorandole) in un progetto, tuttora in febbrile sviluppo, che è completely free, open and unpatented.

Vorbis non solo è gratuito e aperto ma mette anche al riparo da future pretese come quelle del Fraunhofer Institute dato che le specifiche del codificatore audio sono di pubblico dominio, non ci sono licenze da pagare e sono concessi sia l’uso non-professionale che quello professionale. Le software house possono creare, vendere (o regalare) proprie implementazioni open source o con codice chiuso, oppure appoggiarsi alle implementazioni già pronte di Xiphophorus e rispettare le clausole della licenza Bsd (che comunque permette di commercializzare i risultati).

Nel progettare un nuovo formato di compressione audio i progettisti di Ogg Vorbis hanno inserito alcune caratteristiche innovative, a partire da una tecnica detta Vbr (Variable Bit Rate) per cui si ha un risparmio di spazio sfruttando elementi (come il silenzio) che non hanno bisogno di alta qualità. Premettendo comunque che Ogg Vorbis non è un formato perfetto e, come l’Mp3 o il Wma, è anch’esso lossy: nella codifica c’è sempre e comunque una perdita nella qualità del segnale, benché praticamente impossibile da apprezzare.

In generale, però, Vorbis non si focalizza come l’Mp3 esclusivamente sul bit rate (il numero di bit che ogni secondo di suono occupa) ma sulla qualità complessiva, con settaggi da 1 a 10: il risultato è che un file superiore acusticamente a un Mp3 a 128 Kbps “pesa” il 10% in meno, mentre uno di qualità equivalente addirittura il 25% in meno. Altre caratteristiche innovative sono la possibilità di avere più canali (ben oltre i 2 dell’Mp3), quindi di essere usato per i sistemi surround di nuova generazione, e quella di inserire commenti testuali, molto più estesi che nei tag Id3 dell’Mp3.

Per quanto riguarda invece lo streaming, settore in cui il leader è Real Audio, tallonato di recente dall’Mp3 (adottato, per esempio, da Mp3.com) questa funzione in Vorbis è ancora in fase di realizzazione: in un prossimo futuro sarà possibile non solo lo streaming ma la modificazione della grandezza e qualità dei file senza dover rieffettuare la codifica (come succede invece per gli altri formati).

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it