Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

Pioneer One: fantascienza distribuita e finanziata via Internet

L’avventura cominciata lo scorso anno con un episodio pilota prosegue: riuscirà a dimostrare che è possibile produrre serie “televisive” di buona qualità con metodi e canali nuovi? Dipende dal sostegno del pubblico.

di Nicola D’Agostino

Pioneer One è una serie o meglio una webserie di fantascienza ideata e girata da Josh Bernhard e Bracey Smith in cui si ipotizza che gli Stati Uniti scoprano, grazie a un cosmonauta precipitato in Canada, che negli anni ‘80 l’ex Unione Sovietica ha colonizzato Marte.

Il primo episodio, realizzato con un budget di soli 6000 dollari raccolto via Kickstarter ma di qualità professionale, è stato reso disponibile nel giugno 2010. Il filmato è stato distribuito via Bit Torrent in partnership con VODO e con una licenza Creative Commons che permette e incoraggia la ridistribuzione non a fini commerciali.

L’iniziativa ha avuto parecchio eco e nei mesi seguenti il video è stato scaricato più di due milioni di volte, ha vinto alcuni premi e soprattutto ha raccolto complessivamente 30’000 dollari in donazioni, cifra che ha reso possibile girare altri tre episodi.

Pioneer One  - donazioni

Ora anche il secondo episodio di Pioneer One è stato reso disponibile e mentre i download (gratuiti, come sempre) sono già oltre quota novecentomila i produttori si preparano a lavorare sul resto puntando sulla stessa formula di finanziamento via Internet (tramite Paypal).

È possibile acquistare merchandising, dare contributi liberi o partecipare al programma di donazioni strutturato in scaglioni. In base alla cifra versata si ottengono vari bonus, dalla musica (il tema o tutta la colonna sonora) a tracce di commento, capi di vestiario, copie in DVD o Blu-Ray sino ad arrivare -con 2000 dollari- a comparire in futuro nei credits come “coproduttore”.

La scorsa estate c’è chi ha chiamato quella di Pioneer One la “Televisione 2.0″. È una definizione altisonante ma non si può negare che si tratta di una formula inedita e coraggiosa che -con il supporto degli spettatori- non solo può avere successo ma anche stabilire un precedente importante.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it