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Il “Pinocchio” underground e ultraviolento di Winshluss

Una terribile fiaba a fumetti sulla piccolezza dell’animo umano

di Serena Di Virgilio e Nicola D’Agostino

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Un robot indistruttibile e inarrestabile, dotato di armi potenti e completamente privo di volontà al di fuori della propria programmazione. Sarebbe il soldato ideale, ma basta un malfunzionamento nel suo cervello di ferro per farlo diventare una bomba vagante e fuori controllo. È il Pinocchio di Winshluss, cinica parodia della zuccherosa versione disneyana del classico di Collodi.

“Pinocchio” di Winshluss (al secolo Vincent Paronnaud) è un corposo libro a fumetti vincitore nel 2009 del premio Fauve d’or al Festival d’Angoulême, ed è ora pubblicato in Italia da Comicon Edizioni

Caratterizzato da humor nero, cinismo e dissacrazione dal sapore underground, il libro è al tempo stesso una lettera d’amore per il fumetto americano del primo Novecento, che viene rievocato perfino nella colorazione macchiata e sbiadita. Winshluss ha una notevole padronanza del disegno e del linguaggio fumettistico, e sviluppa una storia complessa composta da varie sottotrame, con una grande quantità di personaggi e prevalentemente senza l’uso di testo.

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Al contrario di quello di Collodi, questo Pinocchio non ha una volontà né un’identità proprie, non dice bugie e non gli si allunga il naso. È un autentico burattino nelle mani del suo creatore Geppetto, che lo costruisce come robot da guerra da rivendere all’esercito, almeno finché non sfugge al suo controllo.
Le sue azioni sono terribili a causa dell’equipaggiamento bellico, ma non sono frutto di ribellione bensì dei cortocircuiti provocati da uno scarafaggio che prende dimora tra i suoi ingranaggi.

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Innocente per quanto letale, Pinocchio è invece circondato da dittatori, guerrafondai, industriali sfruttatori di minorenni, barboni violenti. Più o meno tutti hanno un animo gretto e vile, guidati come sono dalla più becera avidità, lussuria o codardia. Oppure ci sono mostri grandi e piccoli, da Lucignolo bambino sfigato alla balena che è un pesce mutante deformato dall’inquinamento. 

Sulla traccia della favola classica si innestano altre storie, spesso narrate con registri stilistici diversi, dal debosciato Jiminy scarafaggio a Biancaneve che sfugge ai sette sadici nani gettandosi nel vuoto, alla famiglia tragicamente sterile che accoglie Pinocchio come un figlio quando cade dal cielo come Superman.

“Pinocchio” è un volume brossurato di 194 pagine a colori. È pubblicato da Comicon Edizioni che lo propone a 22 Euro.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it