Servizi e qualità vanno retribuiti, o almeno ricompensati. È questo uno dei filoni della Rete e del networking sociale, che propone varie formule per compensare lo “user generated content”.

di Nicola D’Agostino

Indistr
Indistr è un servizio indipendente di distribuzione musicale online. Autori e musicisti possono scegliere quali tracce vendere, per quanto tempo e a quanto ottenendo il 75% del prezzo al pubblico.

Oondi
Oondi offre informazioni su numerosi argomenti e tematiche. Per chi scrive e contribuisce oltre che un’occasione per mettersi in mostra c’è qualche provente, che viene dagli introiti pubblicitari.

Mochila
Mochila si autodefinisce il primo (?) media marketplace di contenuti. L’idea è quella di fare da tramite tra chi scrive e chi vuole pubblicare o ripubblicare online con un sistema di distribuzione. E di retribuzione.

Citizen Image
Grazie a Citizen Image i fotoreporter e appassionati di fotografia in erba possono offrire i propri scatti a testate o privati per l’uso su riviste e siti. Le immagini sono raccolte in quattro aree tematiche: news, sport e intrattenimento, viaggi e vita di tutti i giorni e scatti “creativi”.

Cucumis
Una comunità di traduttori che “mette a disposizione le loro conoscenze linguistiche per aiutarsi reciprocamente online”. Cucumis ha un sistema “do ut des” e le traduzioni, che sono valutate da amministratori ed esperti, sono “pagate” e “ricompensate” tramite un sistema di punti.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it