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Photoshop CS 2, le mani sulle foto

Tante le novità nell’ultima versione del programma di Adobe. Un’occhiata particolare alle funzioni più innovative per i professionisti e gli appassionati di fotografia digitale: smart sharpen, vanishing point e migliore gestione delle imagini Raw.

di Nicola D’Agostino

Photoshop si rinnova; infatti nella versione 2 della Creative Suite Adobe mette il software per la fotografia più avanzato della terra in versione aggiornata.

Richiesto a gran voce da tempo arriva un filtro per la correzione della distorsione ottica delle foto scattate. Il filtro permette di eliminare, o perlomeno ridurre, l’effetto a “barile o cuscinetto” e come suggersice Adobe anche correggere le aberrazioni cromatiche e la “vignettatura”.

Altrettanto benvenuto è un nuovo filtro per il contrasto, chiamato “smart sharpen” che si propone come alternativa al classico “unsharp mask” e permette di impostare più parametri (ad esempio la quantità di luci e ombre) oltre a promettere maggiore precisione e maggiore qualità. Altro filtro utile che fa la comparsa è il “reduce noise”, che attenua il “disturbo” visuale, utile quando è molto visibile la grana della pellicola o se le foto scattate in digitale sono nel formato jpeg e presentano le abrasioni e zigrinature (chiamate “artefatti”) tipiche di questa compressione.

Tutto rivolto ai virtuosismi del fotoritocco è invece il “vanishing point”, o “fulcro prospettico”, che imposta una griglia virtuale che guida ed aiuta nell’inserire, incollare o dipingere pezzi di immagine, ottenendo automaticamente la giusta prospettiva. Una piccola “magia” se pensiamo quanto era difficile sinora l’aggiunta di scritte, di immagini o di motivi su cartelloni, soffitti, pavimenti o altre superfici.
Sono stati inoltre potenziati l’importazione di immagini “Raw” e il visualizzatore di anteprima delle immagini. Il plug-in per i file “Raw” supporta formati addizionali, tra cui il DNG di Adobe e permette processi di automazione per importare grandi quantità di fotografie. Cresce infine anche Bridge, il file browser, che si stacca dal programma e diventa un vero e proprio nodo di gestione di tutte le immagini digitali presenti sul computer, con visualizzazione ancora più rapida delle anteprime e la possibilità di condividere e lavorare in gruppo sugli stessi file.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it