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Photoshakr: una scossa alle foto

Un piccolo grande progetto italiano per mostrare gli scatti sulla propria pagina web. Secondo il modello del Web 2.0: interattivo, aperto, sociale e divertente

di Nicola D’Agostino

Scuotere, rimescolare, ricombinare le proprie foto digitali online. Sono alcune delle operazioni che possiamo fare con Photoshakr , un nuovo modo di mostrare ed interagire con le foto sul proprio sito. Si tratta di un mashup di Amazon e Flickr che preleva da quest’ultimo le miniature degli scatti con cui possiamo poi giocare come se fossero diapositive su un tavolo luminoso.

Alla sua base c’è un mix di Flash ed Xml e sopratutto un piccolo team di sviluppatori, tutti italiani. Photoshakr è stato infatti presentato in anteprima al BarCamp di Torino e noi abbiamo approfittato per parlarne con alcuni dei creatori. Dall’ideatore Leandro Agrò veniamo a sapere che Photoshakr nasce da un’esigenza, quella di “un “modo cool” ‘ per presentare le foto sul blog e che “-ancora una volta- la necessità aguzza l’ingegno, e con il talento dei miei soci tutto è stato facile”. Insieme a Leandro ci sono infatti anche Roberto Ostinelli,
Davide Casali  e Dario Violi: tutti lavorano insieme presso il gruppo Kallideas e questa è la loro prima iniziativa extra-lavorativa insieme.

L’idea oltre che ai navigatori (in pochissimi giorni si contano già più di 500 utenti) è piaciuta anche al datore di lavoro che, come succede in Google ed altre aziende illuminate d’oltreoceano, li ha aiutati a mettere insieme il tempo necessario allo sviluppo, messo Photoshakr anche sul sito aziendale e coinvolto i colleghi persino attraverso lo streaming che organizzato su Second Life.

Sul perché di un mashup Davide fa notare che “è inutile rifare quello che è già fornito egregiamente altrove” e che “si tratta di economia, certo, ma anche di semplicità per l’utente. Le API pubbliche esistono per questo e ormai un buon servizio web che ne è sprovvisto è quasi improponibile.” Dario Violi, che si è occupato del motore in Flash, dice di “pensare ai mashup come ad un grande ‘lego’ collaborativo: c’è chi mette a disposizione i mattoncini, c’è chi li usa per montare delle costruzioni” ma anche chi gioca con le costruzioni degli altri. E Photoshakr – che ha diverse sorprese e che in futuro promettono si arricchirà di ulteriori funzioni- è un modo bello di “unire qualche mattoncino e far giocare gli altri.”

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it