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Persi nella rete 17 – Se il videogioco diventa denuncia sociale

Musei di videogame storici, la spazzatura che invade New York, manipolazioni a tema tecno-vittoriano, denunce di abusi sotto forma di giochi, dipinti fai-da-te alla Picasso e il sesso (reale o percepito) degli oggetti.

di Nicola D’Agostino

Il sito Vintage Sierra è un museo web di Sierra-Online, una delle prime e più importanti aziende produttrici di giochi per computer. Nelle pagine del sito, per mezzo di testi e immagini (tra cui foto del packaging, manuali e supporti dell’epoca) si spazia dai giochi testuali della fine anni ‘70 fino a successi come Leisure Suit Larry.

Escape from Woomera è un ambizioso progetto che ha la forma apparentemente banale di una rielaborazione del videogioco Half-life.
L’originalità sta nell’ambientazione: il campo di Woomera uno dei numerosi luoghi di detenzione australiani per profughi, la cui rigidità e le cui condizioni disumane i creatori del progetto intendono denunciare, in maniera inedita ed innovativa.

Mr. Picasso Head è un sito realizzato in Flash che riprende un classico gioco per bambini, Mr. Potato Head, in cui si assembla un viso umano su un ovale, di solito una patata. La novità di questa rielaborazione è che gli elementi disponibili (nasi, occhi, orecchie, etc.) sono nello stile di Picasso, e il risultato finale è invariabilmente un volto asimmetrico simile a quelli raffigurati dal noto pittore spagnolo.

Il sito B3TA è una delle comunità on line più attive nel campo della fotomanipolazione. Una delle ultime tematiche affrontate dalle rielaborazioni grafiche dei frequentatori è quella dell’ “Internet Vittoriana”, cioè di come sarebbe stata Internet se fosse già esistita al tempo della Regina britannica Vittoria.

Filthy Mess è un sito dedicato alla spazzatura ed alla sua presenza invasiva nelle nostre città e nella nostra vita. Nelle pagine possiamo trovare testimonianze fotografiche sulla maleducazione e gli abusi di cittadini e aziende, ma anche esempi dell’enorme lavoro e costo che comporta gestire e rimuovere i rifiuti. Il sito si concentra (per ora) sulla città di New York, ma invita chiunque ad inviare materiale e a partecipare alla crescita di questa iniziativa di sensibilizzazione.

Negli ultimi anni Internet si è popolata di siti che presentano ogni volta un’immagine diversa e invitano il visitatore ad esprimere un voto o una preferenza. Object Sex è uno di questi ma la sua peculiarità è di presentare foto il più possibile neutre di oggetti per cui scegliere il “sesso”: il fine è di incuriosire ma anche di far riflettere su come vengono percepiti (ed interpretati) gli oggetti da persone di culture e lingue diverse dalla nostra.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it