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Perché il Wi-Fi di Apple costa un po’ di meno?

Di un Wi-Fi più veloce e più accessibile non beneficiano solo gli utenti ma anche l’azienda di Cupertino. Vediamo perché.

di Nicola D’Agostino

Contestualmente all’annuncio della nuova base Airport Express con connettività 802.11n, Apple ha ritoccato verso il basso i prezzi a listino di due dei suoi dispositivi wireless.

Airport 802.11nLa Express è infatti scesa dai 99 euro del modello precedente agli attuali 89 (laddove negli USA il prezzo è di 99 dollari, imposte escluse). Di per sé la scelta si potrebbe liquidare come un tardivo ma apprezzabile allineamento al cambio dollaro/euro, da sempre nota dolente dei consumatori italiani (ma non solo).
È interessante notare però che è stato modificato il prezzo anche di un prodotto immutato come funzionalità, la base Airport Extreme (che è già dotata di 802.11n da diversi mesi), che è passato, senza alcun annuncio, da 179 a 169 Euro.
Anche qui probabile si tratti di un adeguamento al cambio ma, come nel caso della AppleTV rilanciata a meno a gennaio negli USA, la scelta dei prezzi si può analizzare da un altro punto di vista.

Di un Wi-Fi più veloce non beneficiano solo gli utenti ma anche l’azienda di Cupertino.
Per l’essenziale MacBook Air si tratta di una necessità, visto come il portatile è stato pensato per sfruttare ed appoggiarsi al wireless il più possibile anche per supplire ad alcune “mancanze”.
L’altro motivo di interesse verte sulla distribuzione di contenuti digitali tramite iTunes Store.
iPhone e iPod touch dispongono di una versione wireless del negozio di musica e all’iTunes accede senza fili anche la AppleTV. Sull’802.11n si basa l’acquisto e “noleggio” di film, che prima o poi verranno proposti anche su altri mercati dopo quello statunitense. Ad esempio il nostro.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it