La navigazione proposta da blog e molti portali/cms è tutt’altro che adeguata.

Non penso di aver scritto una assurdità o tantomeno di essere stato il primo a fare questa affermazione. Piattaforme di blogging e di gestione dei contenuti, per quanto abbiano migliorato e facilitato la scrittura e pubblicazione personale online propongono di fabbrica (cioè a meno di modifiche successive) nella stragrande maggioranza una pochezza ed inadeguatezza per muoversi agilmente nel sito web: in sostanza hanno fatto fare all’usabilità ed al design dell’interfaccia diversi passi indietro.

Quelle rare volte che un blog risulta usabile e navigabile in più sensi, direzioni e modalità è perché dietro c’è una volontà ed un preciso sforzo in tal senso. Per il resto siamo ancora nell’anno zero (o quasi) dell’usabilità di blog e cms e la questione, quando è stata posta, è stata fatta in maniera timida se non addirittura confusa.

Sembra infatti che tra chi fa discorsi di usabilità e chi è dentro la blogosfera (cioè scrive, interagisce e amministra il proprio ambito e quelli a lui attigui) sussista uno scollamento, non dissimile a quello con i “flashisti”, figura ormai superata nel mondo online anglosassone ma che resiste in Italia (anche e sopratutto su siti istituzionali, ma questa è un’altra storia).

Non ho alcuna pretesa di fornire soluzioni globali e universali. Detto questo mi piacerebbe anzitutto sollevare la questione e, poi nel mio piccolo, indagare. Cercherò di esplorare il se e come piegare anche di poco alle esigenze dell’usabilità -e cioè alle esigenze di chi visita il sito web- la piattaforma che sto usando, WordPress.
Come? Con un mix di strumenti aggiuntivi ma anche modifiche e rettifiche alle parti del sito e tenendo in considerazione feedback e commenti diretti (commenti, messaggi, altri post su blog) e indiretti (monitoraggio e statistiche).