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Panorama – ‘Il rapporto di Brodeck. L’altro’: paura che diventa odio

Manu Larcenet torna a indagare alcuni dei peggiori comportamenti umani

di Serena Di Virgilio

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“Il rapporto di Brodeck. Libro 1 / 2. L’altro” è il primo volume di due del romanzo a fumetti del francese Manu Larcenet, pubblicato in Italia da Coconino Press, basato sul libro di Philippe Claudel.

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Una sera Brodeck attraversa il bosco e si reca in paese. Vi trova gli uomini riuniti, torvi e silenziosi, e capisce che hanno ucciso lo straniero che alloggiava nella locanda. In questo momento di tensione gli viene chiesto di scrivere un rapporto sull’accaduto, che permetta a chi lo legge di “capire e perdonare”. Spaventato, lui acconsente.

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Il villaggio è isolato, povero, sperso tra le montagne, segnato da due guerre. I suoi abitanti sono gente chiusa, diffidente. Il sindaco ha preso parte al delitto e non si avverte presenza di un’autorità superiore che potrebbe giudicare e punire, spirituale o secolare che sia. La richiesta fatta a Brodeck suona quindi strana, disperata e pericolosa, e presto inizia a montare il risentimento nei suoi confronti.

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Quello che viene presentato al lettore d’altronde non è il testo voluto dagli assassini, ovvero una presunta oggettività che glissi su certi particolari scomodi, ma il diario personale dell’indagine dello scriba, la sua versione soggettiva della storia, non esente da opinioni e turbamenti.

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Lo straniero, l’Altro, viene ricordato come un uomo vestito in modo stravagante che osserva la natura, si segna i nomi delle montagne e disegna gli agnelli. Incomprensibile per gli uomini del paese, guardato con sospetto e temuto in maniera violenta e irrazionale.
Brodeck sentiva invece per lui una certa affinità, ma in fondo lui stesso è un “altro”, arrivato in paese da bambino, profugo della prima guerra, accettato solo da qualcuno e vissuto sempre ai margini della comunità.

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Brodeck ci tiene a sottolineare la sua innocenza, la sua distanza dal delitto e dagli uomini che l’hanno commesso. Al tempo stesso si sente in colpa per il suo favoreggiamento forzato: è un uomo che davanti alla violenza si piega pur di sopravvivere, salvo poi portarsi una voragine nell’animo. Nei suoi incubi scopriamo mostri e ferite lasciategli dal campo di concentramento, in cui ha barattato la dignità con la vita.

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Larcenet riprende in questo libro alcuni dei temi della sua opera precedente, “Blast” (Coconino Press), e sembra mettere ulteriormente a fuoco disegno e tecnica narrativa per una storia se possibile ancora più cupa e claustrofobica.

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Il bianco e nero è netto, contrastato e profondo: il chiarore della neve è gelido e il buio delle vecchie case sa di fuliggine. I volti, in frequenti primi piani frontali e brucianti, sembrano congelati dalle loro emozioni. C’è molto testo, ma i momenti emotivamente più carichi sono raccontati sopratutto per immagini.

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Il peculiare formato orizzontale spezza a metà la classica tavola francese di quattro righe, dà spazio ai dettagli del disegno e permette ai paesaggi orizzontali di respirare, facendoci camminare nei boschi insieme a Brodeck, infondendo vita ad un luogo di morte.

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“Il rapporto di Brodeck. Libro 1 / 2. L’altro” di Manu Larcenet è un volume brossurato di 160 pagine in bianco e nero di grande formato con cofanetto. È pubblicato da Coconino Press che lo propone a 22 Euro.

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