Nicola D'Agostino (.net) - Articoli, traduzioni, grafica, web

30 anni di Macintosh: la storia (per immagini)

Nel 1984 Apple sfidava IBM e annunciava una nuova era informatica, all’insegna della facilità d’uso, oltre che dell’anticonformismo. Ecco una serie di immagini per raccontare alcune delle tappe più significative.

di Nicola D’Agostino

Mac 128k

Macintosh 128k

Il primo Macintosh, venduto dal 1984 al 1986. Nonostante tutti i suoi limiti (poca RAM, poca memoria di archiviazione, prezzo relativamente alto) è stato un prodotto pionieristico, con cui Apple ha mostrato quale era la direzione in cui si doveva muovere il personal computer.

iMac Strawberry

iMac

L’iMac: il Macintosh tutto in uno ripensato per l’era di Internet da Steve Jobs, tornato da poco in Apple, con la collaborazione del nuovo responsabile del design aziendale: Jonathan Ive. Gli anni successivi sarebbero stati un florilegio di Macintosh desktop e portatili coloratissimi, che hanno svecchiato il design del PC (e non solo quelli).

iMac G4

iMac G4

Basato sul processore G4 e con uno schermo LCD posto in cima a un braccio metallico snodabile. È l’iMac di seconda generazione, ispirato dal girasole, ma soprannominato "iLamp" (iLampada): potente, bello da guardare e comodo da usare: uno dei (tanti) capolavori di design Apple dell’era Ive.

Power Macintosh G4 cube

Power Macintosh G4 Cube

Un piccolissimo, elegantissimo e silenziosissimo "supercomputer", racchiuso in un involucro cubico di acrilico trasparente di venti centimetri per lato, raffreddato a aria (niente ventole, grazie). Il G4 Cube era un progetto molto caro a Jobs, che si rivelò un flop a causa della poca espandibilità, del prezzo alto e di difetti estetici nella produzione.

Apple Pippin

Pippin

Alla fine del 1994 una Apple in crescente difficoltà decise di dare in licenza la tecnologia Macintosh. Sulla base di questa venne realizzata anche una console per giochi e per titoli multimediali, chiamata Pippin. Fu un buco nell’acqua, che totalizzò vendite inferiori alle 50000 unità prima di venir ritirata dal mercato.

Pubblicità "1984"

“1984”

Dopo essersi affidata ad Adrian Lyne per il Lisa, Apple incaricò Ridley Scott di lanciare il Macintosh. Ispirandosi al libro "1984" di George Orwell, il regista britannico realizzò un capolavoro visionario, che vinse svariati premi ed ebbe un’eco notevole anche se all’epoca venne trasmesso in televisione solo una volta.

“Think Different”

Più che una pubblicità un motto. "Think Different" è parte della lunga e scaltra opera con cui Steve Jobs, a partire dalla fine degli anni ’90, ha ricostruito il prestigio del marchio di Apple, cercando di comunicare lo spirito indomito dietro a prodotti "ribelli" come il Macintosh.

Pubblicità "Get a Mac"

“Get a Mac”

Un "PC" e un Mac. Un goffo e sfortunato signore di mezz’età (John Hodgman) e uno spigliato ed agile ragazzotto (Justin Long). Così, con una serie di scenette, Apple ha personificato l’informatica e ironizzato (a suo favore) sulle numerose, piccole differenze che intercorrono tra i propri computer e quelli che hanno la sfortuna di usare Microsoft Windows.

Le immagini sono “courtesy of Apple” e di Evan Amos (Pippin).

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su Panorama.it