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Opera beta per Android con WebKit: ecco cosa cambia

Il web browser “mobile” norvegese si rinnova profondamente adottando il motore di Safari e Chrome: vediamolo in azione

di Nicola D’Agostino

Opera beta per Android con WebKit

Nuovo motore di rendering delle pagine web, nuova interfaccia e nuova app. Dopo l’annuncio di una settimana fa, Opera ha presentato il frutto del suo lavoro come "Opera beta", un’applicazione "mobile" per Android distinta dalla precedente, per evidenziare le varie novità, non solo sotto il cofano.
Dopo averlo provato per un paio di giorni ecco una guida a cosa offre la nuova app.

L’interfaccia di Opera beta per Android è stata cambiata. Gli elementi sono stati spostati dalla fascia inferiore e quella superiore e dal nero si è passati a tonalità chiare. La schermata di partenza si chiama "Accesso rapido" e ospita icone per i siti più visitati. Fa parte di un trittico: scorrendo in verticale con le dita sullo schermo troviamo sulla sinistra la cronologia e sulla destra c’è invece "Scopri", una selezione di news impaginate in modo simile a Flipboard e Google Current.

Opera beta con WebKit - Interfaccia

Con il pulsante alla destra della barra degli indirizzi si passa a gestire le schede, ovvero pagine web aperte contemporaneamente sul dispositivo. La "O" rossa del logo di Opera fa invece comparire il menù del browser (invocabile anche col tasto menù di Android). Qui abbiamo pulsanti per andare avanti nelle pagine (per tornare indietro si usa il tasto di Android), per fare ricerche ed altro operazioni e ancora per vedere i download e per accedere alle impostazioni.
Una parte importante del menù è occupato dalla compressione, caratteristica presente anche sulle versioni passate di Opera Mobile (e non): se attivata, la funzione fa passare i dati attraverso server di Opera, riducendo la dimensione di testi e immagini e offrendo un risparmio variabile dal 20% a oltre il 50%, molto utile se ci si connette via rete cellulare e si ha a che fare con tetti massimi e tariffe salate.

Opera beta con WebKit - schede, menù e compressione

Un discorso a parte va fatto per il comportamento del browser e il modo in cui ora mostra le pagine web durante la navigazione. L’abbandono del motore di rendering creato da Opera, Presto, a favore del leader di mercato WebKit si sente, e la resa delle pagine web come anche di webapp (ad esempio GMail) in molti casi ne guadagna. Di contro non sembra esserci nessun miglioramento nella velocità o reattività dell’app rispetto a quella che usa Presto. Opera beta per Android non è un fulmine, soffre sovente di indecisioni e quando si attiva la compressione si sono verificati errori e rallentamenti. In altre parole: si tratta oggettivamente di una beta, con ampi margini di miglioramento.

Opera con Presto e con WebKit

A sinistra Panorama visto con il "vecchio" Opera per Android, a destra con il nuovo Opera beta.

Opera beta per Android può essere scaricato gratuitamente da Google Play. Il software può essere utilizzato su dispositivi che hanno uno schermo "da cellulare" e che hanno Android versione 2.3 o superiore.

Una versione di questo articolo è stata originariamente pubblicata su Panorama.it