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Opera: ancora più turbo grazie al formato WebP

Quello di Google non è più l’unico browser in grado di mostrare le immagini nel nuovo formato, ora sfruttato in Opera per offrire più qualità e velocità di navigazione quando la connettività è limitata.

di Nicola D’Agostino

Nessuna rivoluzione ma alcune migliorie degne di nota: la nuova versione di Opera, la 11.10, potenzia alcune delle funzioni già note e apprezzate del browser, tra cui lo Speed Dial, la modalità Turbo e fa passi in avanti nell’usabilità e nel supporto a standard e specifiche del web. 

L’attrattiva maggiore del browser norvegese consta nel rinnovamente del suo motore di rendering Presto la cui release 2.8.131 ora permette di vedere le immagini in formato WebP.

Opera ha fatto tesoro degli sforzi degli sviluppatori di Google e ha adottato il formato open source impiegandolo nel “Turbo mode”, modalità che comprime i dati quando la banda è poca o costa molto all’utente, ad esempio con connessioni “mobile”.

Secondo i test effettuati, il formato di Google permetterebbe di incrementare la velocità di trasferimento e la qualità delle immagini. Opera afferma di aver ottenuto un risparmio del 35% nella dimensione delle pagine web e un aumento della velocità di trasferimento del 15% rispetto alla versione precedente del software. 

Altra novità di Opera 11.10, anticipata già nella beta di marzo è il potenziamento dello Speed Dial a cui è ora possibile aggiungere un numero virtualmente infinito di indirizzi. C’è poi il supporto a nuove specifiche dei CSS3 (layout a più colonne e gradienti) e al formato WOFF (Web Open Font Format), per la tipografia sul web.

Il browser, inoltre, include un meccanismo di installazione automatica di Flash: se si visita una pagina che lo richiede e il plugin non è già presente, Opera provvederà a download, aggiunta e attivazione, tutto in background.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it