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Opera 10.52: ora anche per Macintosh

Dopo la versione Windows ecco anche quella per il sistema operativo di Apple: il menù del browser è ricco di novità interessanti ma ci sono diversi aspetti da rivedere e migliorare.

di Nicola D’Agostino

Opera ha rilasciato “il browser più veloce al mondo per Mac”.
È con questa affermazione che è stata resa disponibile la versione ufficiale per Macintosh di Opera 10.52, quasi due mesi dopo quella per Windows.

Nel comunicato si evidenziano le novità più importanti a partire dalla velocità di navigazione che grazie ai due nuovi motori di rendering Presto e Carakan (quello per il Javascript) dovrebbe essere addirittura decuplicata rispetto alla versione precedente.

Welcome to Opera 10.52! (for Mac, at last!)A questo va aggiunta la già nota tecnologia Opera Turbo che può comprimere i dati in caso di connessioni lente o ridotte (ad esempio in viaggio o quando si ha a che fare con limiti di trasferimento dati).

Come nella versione Windows c’è poi il nuovo motore per la grafica vettoriale, chiamato Vega e si conferma l’attenzione della software house al supporto dei formati aperti e agli standard del web tra cui CSS e HTML5, video inclusi (ma solo in formato Ogg Theora, non l’H.264 usato da gran parte dei siti come alternativa a Flash).

Opera sottolinea inoltre gli sforzi compiuti per integrare il suo browser con la piattaforma Macintosh.

L’interfaccia è stata leggermente rivista, c’è l’adozione del sistema di notifiche Growl e sono supportati i gesti sui trackpad dei portatili per fare zoom o fare scrolling o spostarsi nella cronologia.

Dopo una giornata di prove, però, l’impressione è che ci sia ancora parecchio lavoro da fare e che Opera continui ad apparire fuori posto sul desktop del Mac.

Opera 10.52 Mac in azioneCome su Windows, la 10.52 arranca, sembra usare più risorse degli altri browser e non è raro che vada in crash alla chiusura.

Su un Macintosh Intel non nuovo ma ben dotato di Ram il programma ha avuto difficoltà quando c’erano diversi tab aperti e ha sofferto la visione di filmati in Flash e/o di video in Ogg Theora, vanificando l’annunciata maggiore reattività su servizi e webapp.

Nonostante gli sforzi degli sviluppatori l’interfaccia è ancora molto carica e aliena agli ottimi standard a cui sono abituati gli utenti Macintosh.

Il risultato è che Opera, seppure potente, versatile e utile con le sue numerose funzioni incorporate, continua a risultare molto meno amichevole e accattivante di a concorrenti come Safari o Chrome e difficilmente conquisterà significative percentuali di mercato in ambito Apple.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it