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Opera 10.50: e su Macintosh?

Vediamo a che punto รจ il nuovo browser di Opera su piattaforma Apple dopo il rilascio ufficiale solo per Windows.

di Nicola D’Agostino

Lanciata da pochi giorni, la nuova versione di Opera è solo per Windows, e non ne esiste un equivalente ufficiale per Macintosh, dove è ancora fermo allo stadio di test.

Promessa “a breve” in forma definitiva (così si legge sulla homepage di Opera), c’è però una seconda beta, o più precisamente un development snapshot, il cui link per il download è in fondo all’annuncio ufficiale per Windows.
Opera 10.50 beta 2 for Mac - private tabLa buona notizia è che anche questa versione preliminare, dopo due abbastanza incomplete, è funzionalmente equivalente all’edizione per il sistema operativo di Microsoft, e comprende la velocizzazione della navigazione come l’aggiunta del private browsing, la possibilità di aprire finestre e tab che non lasciano tracce degli indirizzi visitati.

Ma andiamo per ordine. A livello di interfaccia i cambiamenti sono minimi: di seguito trovate due schermate che mettono a confronto l’aspetto del vecchio e del nuovo Opera su Mac.

Ecco Opera 10.10, al momento proposto a tutti gli utenti Apple che visitano Opera.com.
È scaricabile sia come eseguibile Universal (quindi anche per Mac con processore PowerPC) oppure solo per  CPU Intel:

 

Opera 10.10 Mac Intel

Ecco invece la 10.50 beta 2, che è invece solo per Mac Intel (per ora?):

 

Opera 10.50 Beta Mac Intel

 

Se i ritocchi estetici -come si può vedere- sono trascurabili di tutt’altro tenore è il lavoro fatto “sotto il cofano”.

Anche su Mac è presente la triade composta dal nuovo motore di elaborazione Javascript, Carakan, da quello di rendering grafico, Vega, e dall’aggiornamento di Presto, con il suo supporto alle specifiche avanzate dei fogli di stile e dell’HTML5. Tra queste ultime c’è anche il supporto ai video open Ogg Theora, visualizzabili direttamente e senza aggiunte esterne. Questa facoltà la si può notare nell’anteprima dei tab (la seconda da destra) in alto di Air Mozilla, videoarchivio delle riunioni del team di Mozilla, con filmati tutti con estensione .ogv (ogg video).

Oltre a questo c’è la consueta pletora di funzioni di Opera: il controllo sulla dimensione e grandezza delle pagine web, l’attivazione della modalità Turbo per ovviare a connessioni lente, l’uso di Opera Unite per offrire e condividere propri contenuti ad altri utenti, i widget, lo strumento open source di analisi del sorgente Dragonfly ed altro ancora.

La speranza è che, corretti i bug e fatte le debite ottimizzazioni, Opera rilasci quanto prima una versione definitiva per Macintosh (e anche per Linux), sfidando anche al di fuori di Windows il primato tecnologico accumulato da Firefox, Chrome e Safari.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it