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Oltre Explorer, il Web delle alternative

Anche se Microsoft Explorer è l’indiscusso dominatore del mercato, il settore dei web browser è tutt’altro che statico.

di Nicola D’Agostino

L’offerta è molto varia, con numerosi progetti ambiziosi e new entry che suscitano reazioni anche accese.

A capitanare l’offerta c’è Mozilla, programma multipiattaforma arrivato di recente alla versione 1.3, che ha come punto fermo l’aderenza agli standard del Web come formulati dal W3C, il World Wide Web Consortium.

Essendo Mozilla open source, chiunque può usare il suo codice per sviluppare un proprio navigatore e infatti esiste tutta una serie di browser basati sul suo “motore interno”. Il primo è proprio Netscape che, se da un lato aggiunge qualcosa in più, dall’altro latita nell’implementare tutte le innovazioni di Mozilla, di cui peraltro condivide la sindrome da “coltellino svizzero”, offrendo tante (forse troppe) funzioni in un unica applicazione.

Altre “filiazioni” di Mozilla sono Galeon, disponibile per Linux, ma anche Phoenix e K-Meleon per Windows e Chimera per MacOS, nati con lo stesso obiettivo: ovviare alla complessità e alla lentezza di Mozilla e offrire un programma veloce, semplice e snello.

Ma ci sono anche altri programmi “non allineati”: sempre per Linux esiste Konqueror, legato a doppio filo con l’ambiente grafico Kde di Linux, Omniweb e il tedesco iCab entrambi per MacOS e soprattutto l’ambizioso e veloce Opera disponibile per diversi sistemi operativi e che ha anch’esso posto l’accento sulla compatibilità con gli standard del Web.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it