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I nuovi MacBook Pro di Apple: alla ricerca dell’equilibrio tra potenza, versatilità e autonomia

Processori un po’ più veloci, schede video di ultima generazione ma soprattutto un sensibile aumento della durata della batteria per i Mac professionali portatili. Obiettivo? Lavorare ovunque in tranquillità e senza compromessi.

di Nicola D’Agostino

La scorsa settimana Apple ha rinnovato la sua linea di portatili professionali, i MacBook Pro dotandoli di nuove schede grafiche Nvidia, aumentando l’autonomia e montando sui modelli 15” e 17” i processori Core i5 e i7.

Oltre che sulla potenza di elaborazione l’attenzione dei progettisti si è concentrata su aspetti per cui i MacBook Pro già brillavano e che sono la vera chiave di lettura per chi sta valutando se acquistare o meno il nuovo.
Di seguito analizziamo alcuni aspetti dei tre modelli e le differenze più rilevanti rispetto all’offerta precedente,  rilasciata dieci mesi fa, nel giugno 2009.

Il MacBook Pro 17”

Il top di gamma è il MacBook Pro con schermo da 17 pollici lucido retroilluminato a LED e risoluzione di 1920 x 1200 pixel e opzionale a 1680 x 1050 pixel: viene venduta a partire da 2‘249 Euro contro i 2‘299 del vecchio (entrambi Iva inclusa).

Il processore è un dual core iCore 5 a 32 nanometri a 2,53 o su richiesta un iCore7 a 2,66 GHz. Il precedente 17” montava un Intel Core 2 Duo a una frequenza nominale più alta, di 2,8 o 3,06GHz ma grazie alle nuove Cpu -che possono salire a 3,06 in modalità dual e 3,33 GHz in quella single core- il risultato, secondo Apple, sarebbe di un 50% di velocità in più.

MacBook Pro 2010Al miglioramento delle performance contribuisce la scheda grafica discreta che è una Nvidia GeForce GT 330M con 512MB di VRAM dedicata invece della “vecchia” 9600M GT, sempre con 512MB di memoria video. C’è come in passato una scheda integrata, che è la Intel HD Graphics che usa la ram di sistema.

La gestione delle due schede video è uno dei passi in avanti più importanti fatti da Apple con questa generazione di MacBook Pro e in assoluto sulla concorrenza.
Il passaggio da una scheda video all’altra non è più manuale e non necessita più il logout con conseguente interruzione delle attività. Si può delegare al sistema quale processore grafico utilizzare per ogni applicazione a seconda delle esigenze. Questo non solo garantisce la più alta performance possibile ma anche un risparmio dei consumi perché, rispetto a tecnologie concorrenti come Optimus della stessa Nvidia, Apple spegne la scheda integrata quando questa non viene usata.
Il risultato è quello di migliorare, almeno sulla carta, l’autonomia che passa da “fino a 8 ore” del passato al “fino a 9 ore” attuale.

Il MacBook Pro 15”

Il MacBook Pro con schermo da 15 pollici viene invece proposto a partire da 1‘949 Euro, contro i 1‘799 Euro del modello precedente paragonabile. Lo schermo è un widescreen lucido da 15,4” (per la precisione) retroilluminato LED con risoluzione di 1440 x 900 pixel quindi nessuna novità sotto quest’aspetto
Il processore è cambiato ed è anche qui un Intel Core i5 ma nelle varianti a 2,4 o 2,53 GHz oppure un Core i7 a 2,66 GHz. Come sul 17” memoria e capacità di disco sono sostanzialmente invariate, come le porte di input/output.

Da sottolineare la scomparsa del modello base con scheda grafica integrata: Apple offre ora solo modelli con le stesse due schede grafiche del 17”, la Nvidia GeForce GT 330M con 512MB + la Intel HD Graphics. Come e ancora più che nel 17” è migliorata l’autonomia che dalle 7 ore del passato sale a “fino a 8-9 ore”. È merito della citata nuova gestione intelligente delle schede video ma probabilmente anche da un particolare notato nelle caratteristiche: una batteria integrata più capace, da 73 a 77.5WHr.

Il MacBook Pro 13”

Il nuovo MacBook Pro 13” è in apparenza la cenerentola dei tre. Chi si aspettava che Apple impiegasse i processori Core i3 il suo processore rimarrà deluso: dentro troviamo ancora un Intel Core 2 Duo e il clock passa da 2.26GHz a “solo” 2,4 o 2,66GHz. I prezzi partono da 1‘149 Euro (Iva inclusa)
Sul versante scheda video troviamo una nuova integrata, Nvidia GeForce 320M, con memoria condivisa. La buona notizia è che si tratta di una scheda creata da Nvidia appositamente per Apple, basata sul core GT216 ed ha buone performance anche per compiti di video editing. Secondo i dati forniti sarebbe fino all‘80% più rapida della vecchia 9400M.

Autonomia MacBook ProL’incremento di potenza, lieve o sensibile che sia, è oscurato da un dato eccezionale, quello relativo all’autonomia.
Grazie all’uso della scheda video integrata, di processori poco avidi di potenza (sarà per questo che sono stati evitati i Core i3?) e anche qui di una batteria integrata maggiorata (da 58 a 63.5WHr) il MacBook Pro 13” ora offre “fino a 10 ore” di impiego a batteria contro le 7 del passato.
Sono ovviamente valori massimi e in condizioni ideali ma notiamo che una delle prime recensioni afferma che nella riproduzione di DVD il nuovo MacBook Pro 13” ha retto sette ore e ventotto minuti, e cioé due ore e mezza più del modello del 2009.

Speriamo di poter verificare e confermare con qualche prova questi valori che sembrano confermare la grande attenzione di Apple verso gli utenti che vogliono un computer portatile degno di questo nome

 

Le immagini sono “courtesy of Apple”.

Articolo originariamente pubblicato su Mytech.it